La vicenda di Chico Forti, ex velista e produttore televisivo italiano condannato all’ergastolo negli Stati Uniti nonostante i numerosi dubbi oltre 20 anni fa, è stata portata a galla dalla trasmissione televisiva Le Iene. Una storia, quella di Chico, che ha scosso l’opinione pubblica; ma chi è Chico Forti, qual è la sua storia e perché si trova da oltre 20 anni in un carcere statunitense?
La vicenda di Enrico Forti, noto come Chico, è caratterizzata da molte ombre. Originario di Trento, Chico aveva avviato una fortunata attività imprenditoriale in Florida, dove si era trasferito all’inizio degli anni ’90. Nato nel 1959, da oltre vent’anni è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza della Florida, il Dade Correctional Institution di Florida City, non lontano da Miami. Nel 2000, infatti, è stato condannato all’ergastolo negli Stati uniti per l’omicidio di Dale Pike – figlio di Anthony Pike, con il quale Forti era in trattativa per l’acquisto del Pikes Hotel di Ibiza, struttura iconica dell’isola spagnola altamente rinomata negli anni ’80 – avvenuto il 15 febbraio del 1998. Chico non ha mai smesso in tutti questi anni di dichiararsi innocente e sulla vicenda rimangono ancora parecchi dubbi, nonostante la condanna severissima: ergastolo senza condizionale.
Nelle ultime settimane, a riaprire il caso da tempo dimenticato ci hanno pensato Le Iene, grazie alla messa in onda di una serie di servizi che hanno tentato di fare maggior luce sulla misteriosa vicenda di Chico Forti. Anche il Governo italiano, in passato, si era già occupato della vicenda, ma senza successo. Le Iene hanno dunque ricostruito la vicenda giudiziaria di Chico Forti, il cui processo, durato appena 24 giorni, sembrerebbe avere diversi punti oscuri. Chico è stato infatti accusato dalle autorità americane di aver ucciso Dale Pike nel corso di una truffa architettata ai danni del padre in merito all’acquisto del Pikes Hotel. Secondo la ricostruzione dell’inchiesta, però, quest’accusa reggerebbe poco essendo stato Chico già precedentemente assolto da otto capi d’accusa relativamente al reato di frode. Contro Chico non sono state prodotte prove decisive, soprattutto per quanto riguarda la dimostrazione del movente. La ricostruzione de Le Iene sembrerebbe inoltre essere avvalorata da numerosi esperti, anche americani, che il programma televisivo ha interpellato sulla vicenda, i quali hanno confermato la problematicità delle prove a carico di Chico. A distanza di anni gli stessi familiari della vittima si sono detti perplessi riguardo la colpevolezza di Forti, ma nonostante questo le autorità italiane non sono ancora riuscite ad ottenere una revisione del processo nei suoi confronti.
In seguito ai servizi de Le Iene, numerose sono state le iniziative portate avanti in tutta Italia da tantissimi cittadini che hanno deciso di mobilitarsi e di dare nel piccolo il loro contributo a sostegno di Chico Forti. Non solo personaggi del mondo dello spettacolo come Jovanotti e Fiorello, i quali si sono esposti in prima persona per chiedere un deciso intervento del governo italiano sulla vicenda, ma soprattutto cittadini comuni, che oltre ad aver dato vita a gruppi sui principali social network e ad associazioni in sostegno di Chico, negli ultimi giorni hanno tappezzato di manifesti con la scritta Giustizia per Chico Forti numerose città italiane, da Nord a Sud.
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