Il nome di Don Giulio Mignani è conosciuto perché il parroco ligure ha sempre sostenuto le famiglie arcobaleno.
Le sue idee inconsuete per un uomo di Chiesa, hanno portato alla drastica decisione della sospensione.
È di pochi minuti fa la notizia della sospensione del parroco ligure di Bonassola, Don Giulio Mignani.
L’uomo non potrà più celebrare messa perché le sue idee non vengono accettate in questo delicato ambiente.
Don Mignani ha sempre ascoltato la gente e le persone lo hanno a cuore proprio per le sue ampie vedute, tuttavia le idee troppo particolari non sono bene accetta.
A finire sotto il mirino del Tribunale Ecclesiastico, il quale lo ha ritenuto lontano dagli insegnamenti della Chiesa Cattolica, sono state in particolare due prese di posizione ben precise.
La prima è quella per cui si è schierato a favore dei gay e in particolare di tutti coloro che hanno un orientamento sessuale diverso, nonché delle contestatissime famiglie arcobaleno.
Non solo, il parroco è da sempre a favore dell’eutanasia e dell’aborto, principi assolutamente contrari a ciò che insegna la dottrina cristiana.
Per questo motivo, dopo un’attenta valutazione, il Tribunale della diocesi di La Spezia, ha emesso un decreto penale di sospensione ‘a divinis’ nel quale si evidenzia che Don Mignani ha esternato pubblicamente nel corso degli ultimi anni, i suoi pensieri scomodi.
Nel decreto rilasciato, si evince come a dare fastidio sia stato non solo il fatto in sé stesso e quindi le varie esternazioni, ma la serenità con il quale sono state fatte.
Il parroco aveva già dichiarato diverse volte di aspettarsi una decisione simile, seppure non fosse il solo uomo di Chiesa a pensarla in questo modo.
In effetti, senza fare nomi, ha affermato più volte che tante personalità del mondo religioso hanno appoggiato ciò che diceva, senza però mai esprimersi in maniera pubblica.
La sospensione è stata decisa sotto la supervisione del vescovo di La Spezia, monsignor Luigi Palletti e in merito a questa, Don Mignani ha osservato
“i fedeli hanno sempre apprezzato la mia chiarezza e le mie parole sono state motivo di crescita e motivazione spirituale. si tratta di tematiche sensibili che in questo ambiente non si ama affrontare”.
Il parroco ha sottolineato che le posizioni da lui assunte non volevano offendere nessuno né tantomeno creare polemiche nell’ambiente ecclesiastico.
“la mia preoccupazione è sempre stata quella che la chiesa venga considerata sempre meno credibile in questa società. Evitando argomenti importanti come quelli per il quale mi sono schierato, si rischia proprio di apparire non maturi”.
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