Il pm Alessandro Diddi nella seduta in Tribunale Vaticano che si è tenuta oggi, 26 luglio 2023, ha chiesto 7 anni e 3 mesi di reclusione per il Cardinale Angelo Becciu. Il Cardinale è imputato nel processo Vaticano che è collegato allo scandolo della compravendita del Palazzo londinese e alla gestione dei fondi della Segreteria di Stato. Oltre alla pena detentiva sono stati anche richiesti dei risarcimenti per i danni accusati, una multa pari a 10329 euro.
Per tutti e 10 gli imputati presenti in Tribunale oggi sono stati richiesti in totale 73 anni e un mese di reclusione, e è stato richiesto di confiscare una somma pari a 14 milioni di euro per il danno arrecato. Diddi si è definito amareggiato per il comportamento del Cardinale che dalle indagini ad oggi ha sempre ostacolato il lavoro dei magistrati e non ha mai collaborato, inoltre più volte ai media ha fatto dichiarazioni pesanti sui magistrati senza mai pentirsene.
Alessandro Diddi, promotore di giustizia Vaticano, ha chiesto una pena esemplare per il Cardinale Angelo Becciu di 7 anni e 3 mesi di reclusione.
Il Cardinale Angelo Becciu è un imputato nel processo Vaticano che riguarda la gestione dei fondi della Segreteria di Stato e sullo scandalo finanziario che è collegato direttamente alla compravendita del Palazzo londinese.
Durante il processo per peculato e abuso d’ufficio che si è svolto al Tribunale Vaticano e in cui erano presenti 10 imputati ha chiesto anche di confiscare una somma pari a 14 milioni di euro per il danno arrecato.
L’intervento del Pm Diddi è stato molto duro e eloquente, durante la sua formalizzazione delle richieste di condanna ci ha tenuto a sottolineare che nonostante si tratti di reati contro il patrimonio nessuno ha menzionato un risarcimento nonostante gli imputati non siano persone disagiate.
Sia per il Cardinale Becciu che per Renè Brullahart, che è l’ex Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Autorità di Informazione Finanziaria nella città del Vaticano, e per Cecilia Marogna, manager di origini sarde ha richiesto una multa da 10329 euro.
Secondo Diddi la strategia intrapresa dal Cardinale Becciu dall’inizio delle indagini ad oggi è stata quella di non interagire con i magistrati ma di interferire con le indagini.
Questo suo atteggiamento lo ha portato a sfruttare anche la leva mediatica per delegittimare la figura e l’operato del promotore di giustizia, rendendo i magistrati il suo principale obiettivo nella sua strategia difensiva.
Non c’è mai stato un atto di ripensamento o pentimento da parte del Cardinale Angelo Becciu, che anzi più volte si espresso contro i magistrati con termini poco consoni: “Che questo ufficio sia fatto di puzzolenti e porci” è stata una delle affermazioni che è stata diffusa maggiormente dalla stampa italiana.
Le stesse dichiarazioni o similari sono state rinvenute anche nelle chat che il Cardinale ha fatto nei mesi del processo con i suoi familiari, per questo Diddi si è espresso amareggiato per non aver trovato da parte del Cardinale mai un gesto leale nei confronti dei magistrati.
Per tutti e 10 gli imputati che oggi erano presenti in aula sono state richieste in totale 73 anni e un mese di reclusione, oltre a pene pecuniarie di vario tipo e a pene interdittive.
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