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Il 30 aprile 2015 esce nelle sale italiane Child 44 – Il Bambino Numero 44, un film prodotto da Ridley Scott, diretto da Daniel Espinosa (Safe House) e tratto dal romanzo Bambino 44 (Child 44) di Tom Rob Smith, a sua volta ispiratosi alla bieca vicenda del ‘Mostro di Rostov‘, il celebre serial killer che tra il 1978 e il 1990 uccise 53 tra donne e bambini. Smith ha però ambientato la storia alcuni decenni prima dei fatti reali, ossia nell’immediato secondo dopoguerra. Nel cast, insieme al protagonista Tom Hardy (il terrificante villain Bane dell’ultimo Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan), anche Noomi Rapace, Gary Oldman, Joel Kinnaman e Vincent Cassel.
URSS, 1953: l’agente segreto della polizia sovietica Leo Demidov (Tom Hardy), perde prestigio, potere e la propria casa quando si rifiuta di denunciare sua moglie, Raisa (Noomi Rapace), accusata di essere una traditrice del regime. Esiliati da Mosca e costretti a trasferirsi in uno squallido avamposto provinciale tra i monti Urali, Leo e Raisa vengono in contatto con il Generale Mikhail Nesterov (Gary Oldman) che da anni sta tentando di risalire all’identità di un efferato serial killer, assassino di bambini. Le indagini li portano in direzione di un insospettabile, Vasili Nikitin (Joel Kinnaman), già rivale di Leo della polizia segreta…
Child 44 è un thriller di buona fattura che da un lato mostra gli avvenimenti di un periodo storico particolarmente buio e difficile (soprattutto per chi l’ha vissuto), dove delitti e omicidi venivano censurati perché ‘non ci sono crimini in Paradiso‘ (il Paradiso era il regime stalinista), come amavano ripetere gli alti papaveri dell’epoca, e dall’altro segue l’avvincente caccia a un serial killer tanto spietato quanto intelligente (oltre che ben protetto), che uccide dei bambini innocenti tra Mosca e il lugubre villaggio di Vosk.
Espinosa è stato bravo soprattutto a mescolare melodramma e azione, alternando alle scene più avvincenti l’esplorazione della psicologia dei vari personaggi, indispensabile per capire la loro evoluzione all’interno della storia. Un cast di grandi star hollywoodiane ha poi fatto il resto.
La pellicola non è però per nulla piaciuta in Russia dove è addirittura scattata la censura totale (certe abitudini ben consolidate si fa fatica a sradicarle). In particolare il Ministero della Cultura ha spiegato che Child 44 ‘dipinge i sovietici come una sottocategoria umana immorale, una massa di orchi assetati di sangue e di spiriti malvagi e la pellicola rappresenta una distorsione storica dei fatti‘. Sarà vero?
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