Non si arresta l’ondata di violenza nei confronti delle donne. Questa volta a morire è stata una donna di 52 anni ed il suo cadavere è stato ritrovato a Chivasso in un giorno che era, per lei, molto speciale.
Si chiamava Giuseppina ed è stata uccisa il giorno del suo compleanno. I Carabinieri sono sulle tracce del suo assassino.
Una ricostruzione dei fatti molto difficile quella che gli uomini dell’Arma dei Carabinieri si sono trovati davanti. Il corpo di Giuseppina Arena, di soli 52 anni, è stato ritrovato in una frazione di Chivasso, in provincia di Torino.
Giuseppina è morta mentre era in sella alla sua bicicletta, colpita da tre colpi d’arma da fuoco. Ma la cosa che ha fatto ancora più rabbia, stando alle primissime ricostruzioni, è che la donna sia stata uccisa nel giorno del suo compleanno. Fatale coincidenza o, dietro questo brutale femminicidio, c’è dell’altro? Questo è quello che i militari dell’Arma stanno cercando di scoprire.
Il corpo della vittima è stato rinvenuto nei pressi di uno dei cavalcavia della linea Alta Velocità Torino – Milano e, accanto, sono stati ritrovati anche i 3 bossoli, con i quali la donna è stata assassinata. A rinvenire il corpo è stato un passante che, trovandosi lì poco dopo le ore 18 di ieri pomeriggio, ha immediatamente dato l’allarme, chiamando il 112.
All’inizio, anche le Forze dell’Ordine avevano pensato che Giuseppina avesse avuto un malore mentre era in sella alla sua bicicletta e che, cadendo, poteva aver sbattuto la testa e lì perdere la vita. Ma la situazione, poi, si è rivelata essere un’altra. Accanto al corpo, i 3 bossoli e, uno di questi, dalle prime indagini della Scientifica, è quello che ha colpito la donna alla testa.
Giuseppina era una cittadina di Chivasso ed abitava a circa 6 km di distanza dal luogo dove il suo corpo è stato ritrovato, nella zona di campagna nella frazione Pratoregio. I colpi sparati contro la donna, dai rilievi, hanno evidenziato come uno di questi l’abbia raggiunta allo zigomo destro, andando così a segno ed uccidendo Giuseppina. Mentre gli altri due sono stati sparati a vuoto.
Chi la uccisa, per ora, è ancora in fuga. Tanti parlano della donna come una persona tranquilla, e brava che “non dava fastidio a nessuno”. Era una donna molto affezionata ai suoi animali ed era solita girare sempre con la sua bicicletta, una Graziella rossa e bianca, con la quale sempre si spostava.
Anche il luogo dove il copro della donna è stato ritrovato, una stradina fra i boschi, nelle vicinanze del cavalcavia dell’Alta Velocità, è stato messo sotto controllo dalle Forze dell’Ordine, nella speranza di trovare altre tracce, al di fuori della bicicletta e dei tre bossoli, che possano aiutare a riscostruire la dinamica dei fatti e cercare anche di dare un volto a chi l’ha uccisa.
Un omicidio senza ancora un perché e sul quale si indaga a tutto campo. Un’altra vittima si affianca all’elenco, purtroppo e disperatamente lungo, delle donne uccise in questo anno, alle quali bisogna fare e dare giustizia.
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