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Christian De Sica torna a parlare del divorzio artistico da Massimo Boldi e lo fa negli studi Mediaset, ospite di Verissimo, durante un’intervista trasmessa su Canale5 sabato 24 ottobre 2015. La reunion dei due al cinema? C’è chi l’aspetta davvero da tanto, ma, a giudicare dalle ultime parole dell’attore romano, potrebbe essere ancora lungo il periodo di separazione sul set dall’artista milanese, a lungo suo compagno di film comici, ormai noti come cine-panettoni. Per De Sica, infatti, è stato Boldi a lasciare l’ormai storico duo e a voler provare una carriera cinematografica da ‘solista’.
A fare queste dichiarazioni è Christian De Sica, ospite di Verissimo per un’intervista in onda su Canale5 a partire dalle ore 16:10 di sabato 24 ottobre 2015: ‘Massimo Boldi se la canta e se la suona‘, dice l’attore negli studi Mediaset. ‘E’ stato lui ad andarsene e non io‘, aggiunge, anche perché ‘ad un certo punto, dopo trenta film di Natale girati insieme, Massimo mi ha detto che voleva ricominciare a fare delle cose da solo‘.
Del resto, quando Boldi avrebbe comunicato le sue intenzioni, De Sica non deve aver passato proprio un bel momento, anche se alla fine si è rimboccato le maniche, al tal punto da finire dietro al bancone di Striscia la notizia, la trasmissione di Canale5 che è tra i programmi più longevi della tv italiana:
‘All’inizio – spiega l’attore ospite di Silvia Toffanin – me la sono vista brutta, perché la nostra coppia funzionava. Poi, fortunatamente, è andata bene sia a me che a lui‘; per questi motivi non va del tutto esclusa, per quanto al momento davvero improbabile, un ritorno dei due insieme sul set:
‘Due anni fa Massimo mi ha chiesto di tornare a recitare in coppia, ma la minestra riscaldata non va mai bene. Quando le cose si rompono, è difficile rimetterle a posto. Non sarebbe più la stessa cosa‘, anche se sottolinea di non essere mai divertito così tanto come con Massimo, paragonando finanche il duo comico alla coppia formata da Ginger Roger e Fred Astaire. La speranza, però, è sempre l’ultima a morire.