La vicenda che vede coinvolta la moglie e la suocera del neo deputato Aboubakar Soumahoro per dei presunti problemi contabili, ma anche maltrattamenti nei confronti di immigrati sta agitando sia l’ex sindacalista, sia il partito con cui è stato eletto alla Camera il 25 settembre.
Il silenzio di Soumahoro, infatti, sta irritando l’alleanza Verdi e Sinistra Italiana non tanto perché non credono nella buona fede del deputato – che rimane comunque non indagato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Latina – quanto perché vorrebbero avere delle risposte da parte sua sul lato politico, considerato soprattutto quanto si è speso per i diritti dei migranti e contro il caporalato nel corso della sua carriera, politica e non.
Il silenzio di Soumahoro sta irritando l’alleanza Verdi e Sinistra Italiana
Da quando è scoppiato, sui giornali soprattutto – riconducibili sia alla sinistra, sia alla destra -, il caso della moglie, Liliane Murekatete, e della suocera, Marie Therese Mukamitsindo, di Aboubakar Soumahoro, il deputato dell’alleanza Verdi e Sinistra Italiana si è trincerato quasi in un silenzio assoluto, per lo meno lo ha fatto sulla vicenda.
In un video di domenica, infatti, l’ex sindacalista si è messo a piangere davanti alle telecamere con le mani giunte chiedendo, di fatto, perché stiano gettando del fango su di lui e ricordando anche che la moglie è disoccupata e iscritta all’Inps. Non ha, però, fatto cenno a nessuna parte dell’inchiesta della Procura di Latina sulla gestione delle due cooperative Karibu e Consorzio Aid che si occupavano di progetti di accoglienza dei migranti, in cui comunque non è direttamente coinvolto, piuttosto ha chiesto che le domande nel merito vengano poste alla suocera.
Pur partendo dal presupposto di presunzione di innocenza, dal suo partito hanno invece domandato dei chiarimenti, non tanto, appunto, perché credono che Soumahoro possa essere successivamente coinvolto nella vicenda, quanto perché, trattandosi di un’inchiesta sulla gestione dei migranti, appunto, inficia in maniera netta sul ruolo pubblico – e politico specialmente – dell’onorevole.
“È chiaro che Aboubakar personalmente non ha nessuna responsabilità, dal punto di vista legale, per quello che hanno fatto la moglie e la suocera, ma certamente dal punto di vista politico – hanno fatto notare dal partito -, ma deve dimostrare che non era al corrente di niente“.
Non solo, però. Perché qualcuno ha ricordato che nel suo primo giorno in Parlamento, il sindacalista si è presentato con gli stivali sporchi di fango così da poter dare voce simbolicamente a tutte le persone che lavorano nei campi e vengono sfruttati, molti di loro migranti. E quindi sì, un chiarimento che vada oltre le lacrime ci deve essere.
Domani potrebbe esserci un incontro tra i vertici dell’alleanza Verdi e Sinistra e Soumahoro
Secondo quanto è emerso oggi, tra i vertici del partito e lo stesso ex sindacalista dei braccianti ci sarebbe un po’ di tensione dovuta al fatto che, su consiglio dei suoi avvocati, Soumahoro non solo non ha fornito risposte a Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Eleonora Evi e la capogruppo Luana Zanella, ma non ha neanche voluto incontrarli. “Aboubakar si dice prostrato da questa situazione, ma noi lo siamo altrettanto perché non riusciamo a capire, visto che lui non vuole parlarne“, hanno detto ancora dall’alleanza rossoverde.
Qualcosa potrebbe muoversi già da domani, anche se lo stesso deputato non pare tanto intenzionato a cambiare le cose. Piuttosto, come ha detto in un’intervista a Repubblica, di volersi impegnare nella costruzione di una “nuova casa politica per coloro che non si sentono rappresentati da questa sinistra fluida“, probabilmente un nuovo partito e a soli due mesi dalle elezioni del 25 settembre che hanno sancito il suo ingresso alla Camera. Così facendo, tra l’altro, non è così difficile credere che è sulla via giusta per riuscirci, ma le conseguenze potrebbero non essere piacevoli.