Su WhatsApp sta spopolando una truffa che sta facendo cascare tutti quanti. Ecco di quale si tratta e come riconoscerla.
Da molti anni sui nostri cellulari abbiamo tutti quanti installato un’app di messaggistica che ci permette di comunicare anche a molti km di distanza con i nostri famigliari e i nostri amici.
Stiamo parlando di WhatsApp che attualmente è sotto il gruppo Meta che comprende anche i social Instagram e Facebook gestiti dal creatore di quest’ultimo Mark Zuckerberg diventato uno degli imprenditori più ricchi del pianeta.
WhatsApp: ecco la nuova truffa telefonica
Grazie al suo modo di inviare messaggi in modo rapido ed efficace WhatsApp ha soppiantato i classici SMS che vengono utilizzati al momento solo quando sul nostro telefono ci sono problemi di connessione o abbiamo terminato il traffico internet o da gente anziana che non riesce a utilizzare l’app.
Ma adesso, anche loro si stanno adeguando all’utilizzo di WhatsApp che secondo i più nostalgici grazie all’invio e ricezione di messaggi vocali, foto e gif ricorda per certi versi il tanto amato MSN.
Inoltre, WhatsApp è molto utile per via del fatto che si possono inviare documenti e soprattutto mandare la posizione del posto in cui si trova per farsi raggiungere dagli amici o in situazioni di emergenza.
Sono tanti anche i negozi e i punti di ristoro che si avvalgono di quest’app per far in modo che i loro clienti possano prenotare o chiedere informazioni a riguardo, come accade anche per altre aziende che comunicano con i loro clienti e i loro collaboratori a distanza tramite WhatsApp.
Basti pensare che fino ad un ventennio fa per comunicare con i nostri affetti dovevamo sottoscrivere una sorta di abbonamento con il nostro gestore telefonico scelto per i nostri cellulari e avere SMS illimitati in periodi determinati dell’anno.
Infatti, proprio per far fronte alla necessità di comunicare con l’altra persona, sono andate in voga intorno agli anni 2000 alcune card messe a disposizione dalla Vodafone, rinominate Summer Card e Christmas Card che dava la possibilità all’utente di messaggiare con i suoi contatti con SMS inizialmente con un numero determinato e poi illimitatamente nel periodo della promozione.
L’avvento delle nuove tecnologie e delle app di messaggistica ha completamente spazzato via queste promozioni e adesso i gestori telefonici si concentrano sulla possibilità di offrire ai loro clienti più Giga a disposizione per la navigazione.
Ma bisogna stare molto attenti a quello che accade su queste app perché i truffatori sono sempre dietro l’angolo e cercano sempre coloro che possono cadere nei loro tranelli, specie se non si è pratici con questi servizi.
Basti pensare che spesso su Instagram e Facebook riceviamo messaggi da parte di nostri amici molto ambigui che ci richiedono aiuto per diventare ambasciatori di determinati servizi.
In realtà i profili di queste persone sono stati hackerati ed è meglio non cliccare sul link inviato, ma in queste settimane una nuova truffa sta spopolando su WhatApp e tutti quanti stanno mettendo all’erta gli utenti dell’app.
Il raggiro del messaggio di aiuto
Questa truffa è stata rinominata “Ciao Mamma” per via del testo contenuto all’interno del messaggio che il malcapitato riceve da parte di questi criminali informatici sul proprio cellulare.
Il raggiro avviene attraverso un messaggio che un utente ricevere su WhatsApp da un numero sconosciuto in cui c’è scritto che ha distrutto il suo cellulare e che è stato costretto a cambiare numero.
“Ciao mamma, ho rotto il cellulare e ho dovuto cambiare numero. Questo è quello nuovo, quindi salvalo e cancella l’altro”
Il messaggio che sembra confidenziale, qualora si dia una risposta, viene seguito dalla richiesta di alcuni soldi su un conto terzo per l’esigenza di aver preso le credenziali del proprio conto assieme al telefono o per rifornire la propria auto di carburante.
Queste richieste diventano assidue e diventano sempre più insistenti facendo preoccupare la vittima che crede che effettivamente c’è un disperato bisogno di aiuto.
Bisogna quindi stare sempre attenti ai messaggi che ci arrivano sia su WhatsApp che su altre app di messaggistica e accettarsi che la persona che ci chiede denaro o aiuti sia effettivamente la persona che dice di essere.