Un ciclista della Sardegna è morto di infarto durante una corsa con gli amici. Tra le probabili cause, il caldo eccessivo. L’uomo è stramazzato dopo un’ora di pedalata, davanti ai compagni di sport. Per lui, nulla da fare, il malore gli è stato fatale.
Un uomo di soli 48 anni è morto per un infarto mentre si trovava insieme a un gruppo di amici impegnato in una pedalata ciclistica. Lo sportivo è deceduto, secondo le prime ricostruzioni, a causa di un infarto dovuto al troppo caldo di questi ultimi giorni. Si tratta della seconda morte dovuta alla calura, dopo quella di un operaio a Lodi, ucciso dalle temperature estreme mentre lavorava adi una rotonda.
Non gli ha dato via di scampo, il terribile caldo di questi giorni a un ciclista di appena 48 anni, che è deceduto oggi a causa delle alte temperature in Sardegna. Andrea Sechi, professionista di Uta, se ne è andato così, mentre faceva ciò che più gli piaceva, ovvero correre in bici. L’uomo si trovava insieme a un gruppo di amici sulla strada di Cala Regina, in provincia di Cagliari, quando ha accusato un malore.
L’uomo, sposato e padre di due figli, si stava dirigendo verso Villasimius, quando improvvisamente ha accusato un malore che si è rivelato per lui fatale. La sua bicicletta ha iniziato a sbandare e l’uomo è caduto rovinosamente a terra. Nonostante l’intervento dell’elisoccorso e i mezzi del 118, tutto è stato inutile e i medici hanno dovuto dichiararne il decesso. Stando ai primi accertamenti da parte dei soccorritori, ad averlo “tradito” potrebbe essere stata non solo la fatica, ma anche il grande caldo di questi giorni.
Sechi non è l’unica vittima del caldo eccessivo di questi giorni. Purtroppo, anche due operai sono morti nei giorni scorsi a causa delle alte temperature mentre si trovavano sul luogo di lavoro. Il primo, un uomo di Cinisello Balsamo, di 44 anni, che ha perso la vita mentre si occupava della segnalazione stradale di una rotonda a Lodi.
Il secondo, Stefano Olmastroni, 61 anni, dipendente di un’impresa di pulizie ora sotto inchiesta, che è morto mentre si trovava all’interno di un magazzino di un’impresa agricola in cui, da analisi, i gradi percepiti erano 39. Mentre stava pulendo gli spazi, l’uomo è stramazzato al suolo e le persone presenti si sono immediatamente rese conto della gravità della situazione.
Nonostante l’intervento del 118, l’uomo, la cui temperatura corporea era pari a 43 gradi quando è arrivato in ospedale, non ce l’ha fatta, ed è morto poche ore dopo. Una disgrazia che sottolinea l’emergenza caldo, particolarmente difficile per bambini e anziani, e che può diventare fatale per i più deboli.
Intanto, gli esperti meteo avvisano: in questo weekend arriverà l’anticiclone africano Caronte, che innalzerà ulteriormente le temperature in Italia, con picchi anche oltre i 40 gradi. Il consiglio, benché suoni banale, è quello di evitare le ore più calde e cercare di idratarsi il più possibile.
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