Finalmente anche lo Stato della Cina comincia lievemente ad ammorbidirsi con le restrizioni da Covid. Dall’inizio della pandemia, circa due anni e mezzo fa, la Repubblica cinese è stata l’unica ad essere quella più rigida fino ad oggi, con regole molto stringenti e confini chiusi per i cittadini stranieri.
Una bella notizia per la popolazione cinese, che finalmente potrà respirare un po’ di libertà con l’allentamento delle restrizioni dovute al Covid. Le novità riguardano dei cambiamenti circa la quarantena e gli arrivi.
La Cina è stata la prima nazione a combattere contro il covid. Era il 31 dicembre 2019 quando le autorità sanitarie cinesi avevano registrato dei casi di focolaio di sospetta polmonite nella città di Wuhan, nella provincia dell’Hubei. Poco dopo si è diffusa in tutto il mondo. Il resto è storia e conosciamo il seguito.
Sono quasi passati tre anni e mentre in tutti gli altri Stati abbiamo assistito a un graduale allentamento delle restrizioni, complice anche l’ingresso dei vaccini, nel Paese asiatico, invece, hanno sempre mantenuto un tenore abbastanza rigido e severo.
Il quotidiano statunitense di stampo finanziario, Bloomberg, ha riportato le nuove regole: secondo quanto dichiarato dalla Commissione sanitaria nazionale, i viaggiatori in Cina dovranno eseguire una quarantena di cinque giorni presso una struttura alberghiera oppure in un ente governativo, seguiti da tre giorni presso un’abitazione privata. Grande novità per i contatti stretti che non saranno più identificati.
La repubblica socialista cinese da sempre si è contraddistinta per avere delle regole piuttosto rigide e severe. Con l’inizio della pandemia è stata l’unica nazione ad avere regole più restringenti dopo tre anni dal primo caso di Sars 19. Nonostante la sua politica Zero Covid che hanno previsto degli estremi lockdown, il numero di contagi è sempre in crescita.
L’unico Stato ad aver adottato una rigida politica sanitaria fino ad oggi con i confini che rimangono ancora chiusi per i visitatori stranieri. L’unica nota positiva sono una lieve riduzione delle misure riguardo la quarantena, da dieci a otto giorni e l’abolizione dell’obbligo di identificazione e isolamento per i contatti secondari.
Sicuramente è già qualcosa per i cittadini cinesi che da quasi tre anni gli è stata tolta completamente la libertà. La politica Zero Covid, tra i vari lockdown che si sono susseguiti dalla prima ondata ad oggi, ha fatto registrare un rallentamento delle attività economiche.
La speranza è che questa iniziale ripresa possa essere anche sinonimo di rinascita per l’intera economia cinese.
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