In Cina continua la politica di occultamento dei nuovi casi Covid. I contagi effettivi sarebbero molti di più di quelli che vengono pubblicati dalle autorità.
Secondo una stima del Financial Times, i contagi durante questi primi giorni di dicembre sarebbero stati circa 250milioni. In ogni caso la commissione sanitaria nazionale ha annunciato la sospensione definitiva dei casi e dei decessi giornalieri.
Sono ormai settimane che la situazione Covid19 in Cina appare molto preoccupante, facendo allertare diverse autorità a livello internazionale. Nonostante alcuni dati dimostrino la gravità del contesto, le autorità cinesi continuano ad occultare e omettere una serie di dati importanti. Dati essenziali soprattutto per rendere nota la situazione alla comunità internazionale.
Recentemente inoltre, la commissione sanitaria nazionale cinese ha preso la decisione di non attuare più il conteggio giornaliero dei nuovi casi e decessi per il Covid.
Inoltre il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) ha specificato che i dati sulla pandemia verranno pubblicati sono per questioni di ricerca scientifica. Non specificando inoltre con quale frequenza questi saranno resi noti.
Altro elemento inoltre che rende ancora più difficile rendersi conto della situazione è il fatto che molta gente, facendosi i tamponi all’interno delle proprie abitazioni, non comunicano i risultati alle autorità.
In ogni caso secondo una stima del Financial Times, i contagi in Cina durante il mese di settembre potrebbero essere arrivati a 250milioni di casi. Se questa stima è corretta, si tratterebbe dunque del più grande focolaio di Covid avvenuto dall’inizio della pandemia.
Sono ormai settimane che si sente parlare della disastrosa situazione da Covid in Cina. Questa sta destando molte preoccupazioni nella comunità internazionale, non solo perché il paese appare poco limpido nella comunicazione, ma anche perché si teme la possibile nascita di nuove varianti pericolose.
Sulla base dei dati giunti alle autorità internazionali, i nuovi contagi e i decessi per covid avrebbero raggiunto cifre esorbitante. A quanto pare infatti mentre il resto del mondo ha superato la fase delle restrizioni e sta effettivamente convivendo con il virus, in Cina sta avvenendo l’opposto.
La popolazione è sottoposta a forti restrizioni, i medicinali antivirali scarseggiano, gli ospedali sono pieni e perfino i crematori sono stracolmi.
Condizioni difficili da gestire che però necessitano di intensi controlli per evitare che questa situazione sfoci anche nel resto del mondo.
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