Cina, Hong Kong: 1315 oppositori arrestati dal 2019

Cina: dal 2019 sono stati arrestati più di 1.000 oppositori. Tra questi, anche Jimmy Lai, 75 anni, fondatore dell’Apple Daily.

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Il capo della sicurezza di Hong Kong ha dichiarato che sono 1.315 le persone sono attualmente in carcere per le proteste contro l’estradizione del 2019, di cui 345 di età pari o inferiore a 21 anni. Tra questi c’è anche il fondatore dell’Apple Daily, Jimmy Lai.

Cina, più di 1000 oppositori arrestati dal 2019

Sono 1315 gli oppositori arrestati dal 2019 a Hong Kong. Tale dato è emerso quando il legislatore Chan Pui-leung ha chiesto al funzionario del governo come sono sostenuti i giovani in custodia, da parte delle autorità, arrestati a causa delle proteste e che devono essere reintegrati nella società.

In risposta, il segretario alla sicurezza Chris Tang Ping-keung ha affermato che il dipartimento dei servizi penitenziari sta lavorando per realizzare presto una piattaforma di e-learning per le persone in custodia, offrendo ai detenuti l’accesso a materiali in rete.

Il dipartimento ha anche assistito i detenuti nel percorso di iscrizione a vari esami pubblici e ha collaborato con le istituzioni locali per aiutare i detenuti a terminare gli studi, secondo quanto riferito da Tang.

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L’impegno delle società di Hong Kong

Nel frattempo, il capo della sicurezza ha rivelato che i datori di lavoro locali non sono riluttanti a offrire opportunità alle persone riabilitate, dicendo che esistono molte opportunità professionali disponibili per loro sul mercato.

Ha affermato che circa 470 società a Hong Kong si sono impegnate a creare fino a 800 opportunità di lavoro per persone riabilitate: tre di queste offrono persino opportunità di lavoro nella Greater Bay Area.

Tang ha sottolineato che il dipartimento ha tenuto sotto stretto controllo lo stato occupazionale delle persone riabilitate e continuerà a rivedere il loro lavoro, promuovendo così in modo proattivo una formazione professionale diversificata per i detenuti.

Qual è la legge cinese sulla sicurezza nazionale?

La legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong conferisce a Pechino poteri che non aveva mai avuto prima. Approvata il 30 giugno 2020 dal Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo, la legge criminalizza la secessione, la sovversione, il terrorismo e la collusione con paesi esteri. Chiunque violi tale legge può essere arrestato e punito.

La legge afferma – inoltre – che parte dei casi a Hong Kong può essere processata nella Cina continentale. Stabilisce, poi, che Pechino avrà l’autorità esclusiva sull’interpretazione della legge sulla sicurezza nazionale.

Le relazioni tra Pechino e Hong Kong sono state tese a causa di interpretazioni contrastanti della politica “un paese, due sistemi” che concede a Hong Kong il potere di gestire i propri affari.

Il Partito Comunista Cinese non accetta lo status speciale di Hong Kong e Pechino è stata spesso accusata di interferire con il sistema di governo di Hong Kong.

Tutte le modifiche al sistema politico di Hong Kong dovrebbero essere approvate dal governo di Hong Kong e dal principale organo legislativo cinese, l’Assemblea nazionale del popolo o dal suo comitato permanente. Pechino, invece, controlla la diplomazia e la difesa della regione.

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