Un incendio è scoppiato nella città di Anyang, nella provincia cinese di Henan, coinvolgendo una fabbrica e uccidendo 36 lavoratori.
A riportare la notizia è l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, precisando che oltre alle vittime ci sono anche due dispersi.
Hanno fatto il giro del web le terribili riprese che mostrano l’immensa colonna di fumo nero invadere il quartiere dove si trova la fabbrica che ieri pomeriggio, alle 16.22 ore locale, è stata divorata da un incendio sviluppatosi per cause ancora da chiarire. Intorno a quell’ora sono state decine le chiamate giunte ai numeri di emergenza e immediatamente, mezzi di soccorso, Vigili del Fuoco e autorità, sono arrivate sul posto.
L’incendio era davvero imponente e tutt’intorno l’aria era nera di fumo denso e irrespirabile.
Ad essere colpita è stata la fabbrica Kaixinda Trading Co, che si trova nella provincia centrale dell’Henan, esattamente la città di Anyang, considerata area ad alta tecnologia proprio per la presenza di realtà come quella che oggi è stata colpita da questa tragedia.
Molte emittenti hanno riportato la notizia e riferito i dettagli, anche se al momento non sono molti.
Dopo aver ricevuto la richiesta di soccorso, i pompieri si sono subito attivati per domare le fiamme e solo dopo ore di lavoro ci sono riusciti poiché queste ormai erano diventate davvero aggressive e violente.
Terrorizzati, i cittadini hanno assistito alla formazione di un’altissima colonna di fumo nero che è stata avvistata per chilometri, invadendo tutto ciò che incontrava.
Parliamo di una nube tossica causata dalla combustione di sostanze chimiche presenti all’interno della fabbrica. Per questo motivo, dopo lo spegnimento, sono iniziati i lavori di bonifica per la tutela della salute dei residenti.
Come sempre avviene in questi casi, ovviamente oltre ai Vigili del Fuoco con diversi automezzi e uomini in azione, sono state mobilitate anche le forze dell’ordine e le ambulanze.
L’azienda in questione si occupa di commercio di sostanze chimiche e beni industriali e probabilmente proprio ciò che si trovava all’interno della fabbrica ha funto da accelerante per alimentare le fiamme.
Gli effetti sono stati disastrosi e il bilancio terribile, parliamo infatti di 36 vittime, tutte presenti all’interno della struttura in qualità di dipendenti. Ci sono poi anche due persone che al momento risultano disperse e gli operatori sono a lavoro per cercarle fra ciò che resta dell’edificio.
Dopo tre ore e mezza da quando sono iniziate le operazioni di spegnimento del rogo, i pompieri hanno dichiarato che le fiamme erano domate ma si teme per alcuni focolai che potrebbero riprendere l’attività e quindi l’area è stata recintata ed è sotto controllo delle autorità, che supervisionano le operazioni di ricerca e di verifica dello stato della struttura.
Alle 23 ora locale, in cui le fiamme finalmente sono state domate, la situazione era davvero apocalittica e ora la priorità è il trasporto delle salme negli obitori e l’assistenza alle tantissime persone ferite, che si trovano negli ospedali ma fortunatamente in condizioni stabili e non in pericolo di vita.
Imprecisate le cause ma secondo i media locali, a cui le autorità cinesi hanno rilasciato alcune dichiarazioni, ci sarebbe una persona fermata per il sospetto di connessione con l’incendio. Questa persona è stata presa in custodia e ora verrà sottoposta ad alcune domande.
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