La notizia è di poche ore fa: in Cina nuovo lockdown indetto dalle autorità, a causa del virus Covid-19, in un’area molto nota per la presenza della fabbrica di iPhone più grande del mondo.
Il Covid-19 non sembra voler dare tregua a nessuno: se in Italia le restrizioni sono ormai quasi a zero, nel resto del mondo ancora ci sono zone dove i lockdown sono all’ordine del giorno.
Questo accade, infatti, in Cina, dove nelle ultime ore è stato indetto un altro blocco urgente a causa della diffusione del virus, che stavolta coinvolge anche un’importante fabbrica di iPhone, la più grande del globo.
Due anni fa, nel 2020, è proprio dalla Cina che iniziò la diffusione del virus Covid-19, che ha poi raggiunto tutti i luoghi del mondo, attivando una pandemia globale da cui ancora oggi è difficile uscire.
Lo dimostrano proprio le ultime notizie che arrivano dalla Cina, dove le autorità hanno bloccato un intero distretto nella città di Zhengshou, un’area molto grande che ospita tra l’altro la più grande fabbrica di iPhone.
La notizia è di poche ore fa, infatti il lockdown è stato indetto alle prime luci di questa mattina e, secondo quanto comunicato, durerà una settimana almeno.
È stato sospeso tutto, i trasporti pubblici e il lavoro in ufficio, tanto che ai cittadini è stato comunicato di lavorare da casa, tramite un avviso ufficiale trasmesso dal popolare social media We Chat.
La violazione delle regole di blocco, secondo i funzionari delle autorità, sarà punita molto severamente.
Nella zona interessata, che si trova in Cina centrale, ci sono circa 10 milioni di cittadini, un numero enorme di persone che da oggi dovranno restare di nuovo bloccate in casa propria.
Questa è una conseguenza della politica cinese “Zero Covid”, che si ripercuote sul lavoro e sulla vita quotidiana di tutti.
I contagiati da Covid-19 questa settimana, secondo i dati raccolti, sono aumentati da 97 a 167, un numero secondo le autorità troppo alto e che si deve placara.
Un lockdown, questo indetto oggi in Cina, che potrebbe portare non pochi disagi alla produzione di iPhone 14, l’ultimissimo modello di smartphone creato dalla Apple.
Infatti, nell’area interessata si trova lo stabilimento Foxconn, che produce la maggior parte dei telefoni del grande colosso della tecnologia, impiegando almeno 200mila dipendenti.
Secondo i dati, uno dei focolai Covid sarebbe partito proprio dallo stabilimento di smartphone, dove si trova un campus in cui i dipendenti vivono anche dopo il lavoro.
Diversi dipendenti, in queste ore, stanno lamentando una scarsa assistenza, creando una grande polemica sui social network.
Ma la ditta assicura in una nota di avere tutto sotto controllo e di aver preso le giuste misure di contenimento, anche se i dipendenti della Foxconn dicono il contrario.
Intanto, Apple potrebbe perdere tantissimo della propria produzione, visto che in questo stabilimento cinese viene prodotto almeno il 70% degli iPhone di tutto il mondo.
Staremo a vedere cosa succederà e, soprattutto, cosa decideranno le autorità cinesi tra una settimana da questo nuovo lockdown.
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