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Cina, operai Foxconn in fuga dalla fabbrica: 6milioni di iPhone Pro Max in meno

Le condizioni terribili della sede Foxconn Zhengzhou in Cina hanno costretto gli operai a darsi alla fuga per evitare di rimanere intrappolati in fabbrica.

Operai in fila per tampone anti Covid – Nanopress.it

Nel timore del contagio dal Covid in moltissimi sono fuggiti da Zhengnhou, una delle maggiori sedi di produzione degli iPhone. Secondo alcune stime – date da Bloomerg – pare che i modelli Pro Max potrebbero far registrare un calo di 6 milioni di esemplari.

Cina, operai in fuga dalla sede di Zhengnhou della Foxconn

Lo stabilimento di Zhengzhou non garantiva più alcun tipo di sicurezza, e con lo spettro del lockdown e delle restrizioni ferree, gli operai hanno deciso di abbandonare la fabbrica prima di rimanere intrappolati qualora il governo avesse deciso di mettere la zona in quarantena.

Una politica di contenimento del contagio, quella cinese, che ormai dopo diversi mesi ha generato un grande malcontento nella popolazione, piegata per tutto il 2021 allo “zero Covid”, chimera mai raggiunta dai vertici del partito comunista a Pechino. Disordini, scontri con la polizia in tutto il Paese e tanti incidenti causati dal lockdown come quello dell’incendio di Xinjiang dove lo scorso 10 persone hanno perso la vita. 

La gente sta cominciando a scendere in strada a protestare in Cina, con fogli bianchi in segni di lutto, mentre la polizia continua nella sua repressione.

E’ successo anche allo stabilimento cinese del colosso taiwanese Foxconn, tra i maggiori produttori di iPhone. Lo scorso mese, gli operai temendo di rimanere bloccati nella sede o di essere contagiati dal Covid, sono fuggiti per tornare nelle loro case e nelle loro città d’origine. Un esodo che alcuni hanno intrapreso anche a piedi, pur di non rimanere intrappolati. 

Previsto un calo di produzione degli iPhone Pro Max

Dunque la settimana scorsa ci sono stati anche attimi di tensione durante le proteste al di fuori della fabbrica, con tanti lavoratori che hanno protestato davanti alla sede Foxconn e sono stati duramente repressi. Scontri anche con le forze dell’ordine nei pressi di una delle aziende più attive nell’assemblaggio degli iPhone.

Secondo alcune stime – effettuate da Bloomerg – tali disordini dovrebbero avere un grosso impatto sulla produzione degli smartphone di casa Apple.

Cina, sede Foxconn – Nanopress.it

Si parla di quasi 6milioni di cellulare in meno, per la fascia Pro Max, quella più costosa. Insomma, il lockdown cinese inizia ad avere effetti anche sul mercato internazionale, viste le rigide misure decise da Pechino che dall’inizio della pandemia hanno scatenato dure proteste in tutto il Paese.

Antonio Meli

Classe 1993, laureato in comunicazione e lingue, e in giornalismo, tra Siena e Roma. Appassionato di cinema, musica, storia e spettacolo. Mi piace scrivere e criticare.

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