Le previsioni sul Covid in Cina non sono per niente positive: i nuovi dati parlano di un prossimo futuro con 36.000 morti al giorno. Ecco cosa dicono i dati.
La Cina negli ultimi mesi ha registrato un cospicuo aumento delle infezioni e, soprattutto, dei decessi da Covid-19, che potrebbero aumentare ancora di più.
Le stime, infatti, parlano di cifre altissime, circa 36.000 morti al giorno nei prossimi mesi. Vediamo qual è la situazione attuale della pandemia in Cina.
Cina e Covid: aumento vertiginoso dei casi
In Cina stanno per iniziare le vacanze del noto Capodanno lunare, il prossimo fine settimana, ma la situazione Covid non è delle migliori.
Secondo le stime di Airfinity, la nota società di ricerche britannica, le previsioni per i decessi dovuti al virus si alzano drasticamente, visto che il contagio è diventato sempre più veloce.
Le morti causate dal Covid, infatti, potrebbero arrivare anche a 36.000 al giorno in Cina, proprio a causa del forte flusso di persone che arriveranno per le festività.
Questo aggiornamento si basa su diversi fattori: come abbiamo detto, la velocità di contagio, ma anche sui dati messi a disposizione dalle province cinesi, paragonati ai tassi di altri Paesi.
L’aumento, inoltre, potrebbe anche essere causato dalla scelta di Pechino di dare uno stop alla politica di tolleranza zero, dopo le numerose proteste dei cittadini.
La situazione in Cina
I dati sul Covid che arrivano dalla Cina non sono molto precisi: il Paese tra l’8 dicembre e il 12 gennaio ha affermato di aver avuto un totale di 59.938 casi di decesso legati al virus.
Questa cifra è stata il primo aggiornamento da quando le restrizioni sono state revocate, un salto enorme rispetto ai soli 13 decessi registrati a novembre.
Anche il vaccino non è più obbligatorio, anche se il governo afferma che il 90% dei cittadini sono stati completamente vaccinati.
Secondo l’Oms i dati non sono affidabili, in quanto non arrivano con precisione i numeri inerenti a tutti i contagiati da Covid, visto che vengono calcolati solo coloro che arrivano in ospedale.
Ecco perché, proprio in questi giorni, l’Organizzazione mondiale della sanità ha chiesto dati molto più rapidi e affidabili al governo cinese.
Secondo la dottoressa Louise Blair, della società Airfinity, il nuovo bilancio delle vittime potrebbe non rappresentare il numero reale di morti:
Ci aspetteremmo che la Cina abbia una mortalità pro capite più elevata rispetto ad altri paesi, poiché avevano una maggiore protezione dai vaccini e in molti casi un’immunità naturale rispetto alla Cina.
Sicuramente, secondo uno studio dell’Università di Pechino, all’11 gennaio il 64% della popolazione risultava positiva al Covid.
Di conseguenza, lo scorso mese gli ospedali del Paese sono stati molto sotto pressione, a causa del crescente numero di persone contagiate.
Un caos per le lunghe file alla cliniche e sale d’attesa affollate hanno contraddistinto le giornate, rendendo complicata l’attività sanitaria.
Ora, con l’apertura dei confini della Cina senza restrizioni e l’avvento dei festeggiamenti per il Capodanno cinese, vedremo come evolverà la situazione, ma si prospettano tempi bui per il Paese più popolato al mondo.