Cina, il presidente Jinping ha ottenuto il suo terzo mandato e ha idee ben precise da attuare. Le sue ultime mosse strategiche hanno attirato l’attenzione mondiale e soprattutto la recente dichiarazione di Xi contro il G7.
Negli ultimi tempi, sono cresciute le tensioni e le incomprensioni tra stati soprattutto a causa del conflitto in Ucraina che ha cambiato dinamiche e ha anche fatto emergere dissapori già presenti ma evidentemente velati. Xi Jinping ha le idee chiare su come governare la Cina e la sua missione è portala ad essere la più grande delle potenze.
Il presidente cinese ha pianificato la rinascita economica della Cina e punta tutto sul far risplendere al massimo il suo Paese. Nonostante governi una delle maggiori potenze, dato che la nazione di cui è al comando è sicuramente una delle più ricche e produttive di sempre, vede la necessità di impegnarsi per crescere ancora di più.
A causa della pandemia e delle varie limitazioni commerciali sopravvenute a causa del COVID-19 anche la Cina, come il resto del mondo, ha visto cambiare la sua economia e la sua produttività. Ora lo scopo del presidente cinese è quello di riportarla in alto come prima.
La scorsa settimana si è tenuto il G7 dove le sette potenze hanno parlato degli esiti della guerra in Ucraina, di eventuali nuove sanzioni da elargire alla Russia ma anche all’Iran. Ma non solo, perché si è parlato di linee comuni per l’ambiente e la crisi energetica. Ultimo ma non per importanza l’argomento Cina.
Xi Jinping ha oggi rilasciato una dichiarazione molto dura: “Coerente e chiara: la cosiddetta dichiarazione congiunta della riunione dei ministri degli Esteri del G7 ignora la posizione solenne e i fatti oggettivi della Cina, interferisce grossolanamente con i suoi affari interni e la diffama malignamente”.
Nel corso del meeting tenuto dai componenti del G7 è stata discussa la delicata questione Taiwan. Un argomento che per Xi è qualcosa di estremamente importante e soprattutto una questione interna e non accetta Intromissioni esterne.
Il presidente Xi Jinping ha le idee ben chiare sul voler diventare la potenza numero uno dell’Asia. Per farlo deve necessariamente superare le altre due super potenze ovvero Russia e Usa.
Con gli Usa Xi ha il dente avvelenato dopo la questione Taiwan e soprattutto dopo la visita inattesa di Nancy Pelosi. Gli Stati Uniti hanno messo subito in chiaro che se necessario difenderanno l’indipendenza dell’isola.
Ma Xi ha precisato che ogni interferenza nella gestione della provincia, ritenuta ribelle, di Taiwan provocherà conseguenze diplomatiche molto serie. Il G7 ha fatto presente la preoccupazione per l’isola ma anche per Xinjiang, Tibet e Hong Kong.
Ma l’attrito nasce anche per le limitazioni dei chip introdotte dagli Usa di recente. Il leader del partito comunista cinese ha deciso di rafforzare i rapporti con l’Arabia Saudita. Un’alleanza economica fiorente che permetterà alla Cina di rafforzarsi ulteriormente.
La visita ufficiale di Xi dovrebbe essere il 7 o l’8 di dicembre ma ancora non si hanno dettagli in più. La Cina punta a nuove alleanze strategiche e non ha intenzione di lasciare intromettere nessuno sul suo cammino.
Il rapporto con la Russia è deteriorato a causa del conflitto in Ucraina e gli affari sono stati così limitati ma nonostante ciò la Cina rimane forse l’unica vera potenza ad avere influenze su Mosca.
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