Erano le 11.36 del 14 agosto del 2018 quando è crollato a Genova il Ponte Morandi. Una tragedia che ha provocato la morte di 43 persone e 566 sfollati. Oggi, nel quinto anniversario ci sarà nel capoluogo ligure una commemorazione in ricordo delle vittime.
Nella giornata di oggi, infatti, a Genova, sarà allestito un maxischermo sulla facciata del palazzo di Piazza De Ferrari dove verranno ricordate le 43 persone che 5 anni fa hanno perso la vita. Alla cerimonia saranno presenti il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e il vice presidente del Consiglio dei Ministri e ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.
Il 14 agosto del 2018 crollava a Genova il Ponte Morandi. Una tragedia che ha provocato la morte di 43 persone e 566 sfollati. Una ferita ancora aperta per i familiari delle vittime i quali attendono giustizia.
Nella giornata di oggi, nel giorno del quinto anniversario dal crollo del viadotto del Polcevera, nel capoluogo ligure ci sarà una commemorazione in ricordo delle vittime. Per l’occasione sulla facciata del palazzo di Piazza De Ferrari sarà allestito un maxischermo.
Alla cerimonia saranno presenti il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e il vice presidente del Consiglio dei Ministri e ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.
“Il mio auspicio è che i giudici dimostrino la colpevolezza di chi si è reso responsabile di questa immane tragedia, che ha colpito l’Italia intera”.
Queste le parole del presidente Toti, il quale ha spiegato che vi è in corso il processo, iniziato il 7 luglio 2020 con 59 imputati.
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del quinto anniversario dal crollo del ponte Morandi ha voluto ricordare le persone che tragicamente sono rimaste coinvolte.
“Il trascorrere del tempo non attenua il peso delle responsabilità per quanto accaduto. Ed è responsabilità fare giustizia, completando l’iter processuale, con l’accertamento definitivo delle circostanze, delle colpe, delle disfunzioni, delle omissioni”.
Queste le parole del Capo dello Stato il quale mostra con il suo messaggio sostegno e vicinanza ai familiari delle vittime, i quali sono in attesa di giustizia. La sentenza di primo grado è prevista per il 2024.
Tra i 59 imputati vi sono dirigenti, funzionari e tecnici di Autostrade per l’Italia, ministero delle Infrastrutture e Spea, Società progettazioni edili autostradali. Durante l’udienza dello scorso maggio sono emerse delle rivelazioni agghiaccianti da parte di Gianni Mion, uno dei dirigenti della società che gestiva il ponte.
Quest’ultimo aveva dichiarato che nel 2010 vi erano dei dubbi circa la stabilità del ponte e l’allora direttore generale di Autostrade, Riccardo Mollo parlava di auto certificazioni per la sicurezza del viadotto, senza interpellare società esterne.
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