Dove si conservano le cipolle, in frigo oppure nella dispensa? Inutile, tanto la maggior parte delle persone continua a sbagliare.
La cipolla è un ingrediente naturale che è sempre presente nelle case degli italiani, non solo come insaporitore per primi e secondi piatti ma anche come rimedio naturale di bellezza. Non tutti amano il suo odore e il suo sapore, eppure da millenni questo è uno degli ingredienti che non mancano mai e sono sempre a disposizione. A tal proposito, tutti sbagliano a conservalo: frigo o dispensa? Meglio fare chiarezza.
Come accennato, la cipolla è uno di quegli ingredienti sempre a portata di mano presente in cucina. Un ottimo insaporitore per le ricette della tradizione oltre che un arricchimento per primi e secondi piatti semplici. Le cipolle si acquistano in abbondanza e sembra proprio che non si possa fare a meno di questo prodotto culinario.
Come già argomentato, in molti usano questo prodotto naturale millenario anche come rimedio naturale o di bellezza. Tuttavia, la maggior parte delle persone non sa come conservare loro. Una volta che sono state tagliate, spaccate o sono semplicemente da usare il giorno dopo dove vanno conservate?
È importante saperlo al fine di contrastare la formazione della muffa, mantenendo il colore e il gusto naturale. Ci sono molti suggerimenti che si possono ottenere cercando una soluzione, dalla scatola sino alla dispensa o addirittura sotto il lavandino al fresco.
L’obiettivo è ovviamente solo uno, ovvero mantenere le sue proprietà inalterate anche per lungo tempo senza che la muffa si manifesti all’istante o che marciscano nel giro di poco tempo.
Ci sono alcune scuole di pensiero nei confronti della conservazione della cipolla, ma è anche vero che in linea generale sarebbe bene valutare il clima e anche l’umidità presente all’interno della casa.
Se si ha a disposizione una cantina, sarebbe ottimale usarla per coltivare i bulbi aiutandosi con un cestino di vimini. Questi devono essere avvolti nella carta di giornale che è ottima per assorbire tutta l’umidità. In effetti, un simbolo del Made in Italy sono proprio le trecce di cipolla appese in cantina.
Per tutti i soggetti che non hanno una cantina a disposizione, la cipolla deve essere conservata in dispensa sempre all’interno della carta del pane e completamente al buio. Questo metodo consente di poter avere un prodotto fresco e integro delle sue qualità per ben due settimane. Vietato conservare la cipolla in contenitori di vetro o plastica, complici della formazione della muffa.
Non è invece vietato riporre il prodotto in frigo nel cassetto tipico della frutta in basso, così da conservare le proprietà per tre giorni. Gli esperti mettono comunque l’accento su questo metodo di conservazione, proprio perché il frigo potrebbe non avere la temperatura corretta per un prodotto di questo tipo.
In alcuni casi si potrebbe riscontrare una germogliazione e poi della muffa.
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