La moglie di Ciro Palmieri aveva denunciato la scomparsa del marito, panettiere 43enne, dalla sua abitazione a Giffoni Valle Piana, provincia di Salerno, il 30 luglio scorso.
La donna si era anche rivolta alla trasmissione Rai «Chi l’ha visto?» nel tentativo di avere informazioni del marito. Questa mattina la svolta: la moglie e due figli della coppia, uno di 20 e l’altro di 15 anni, sono stati fermati con l’accusa di omicidio aggravato dalla crudeltà e occultamento di cadavere.
Una denuncia di scomparsa e una testimonianza che non ha mai convinto del tutto gli inquirenti, tanto che sono partite immediatamente le indagini, che hanno portato a una svolta nel caso di Ciro Palmieri, il panettiere 43enne di Giffoni Valle Piana, di cui si sono perse le tracce il 30 luglio scorso.
A denunciare la scomparsa dell’uomo era stata la moglie, che aveva riferito ai carabinieri di aver consegnato al marito una busta con i vestiti del lavoro, proprio la mattina della scomparsa.
Quel racconto però non aveva convinto gli investigatori, tanto che nelle scorse ore è arrivata la svolta.
Gli inquirenti hanno recuperato le immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionate all’interno dell’abitazione, ma i filmati del 29 e del 30 luglio risultavano già sovrascritti.
Grazie al lavoro di un consulente tecnico, sono stati recuperati i filmati in cui sono stati ripresi gli istanti terribili dell’omicidio di Ciro Palmieri.
Stando a quanto riferito dagli inquirenti, il 43enne sarebbe stato ucciso dalla moglie e da due figli, uno di 20 e l’altro di 15, sotto gli occhi del figlio minore della coppia, un bambino di 11 anni.
Il tutto sarebbe iniziato con una lite familiare, al culmine della quale la moglie e i figli lo avrebbero colpito più volte con un coltello. I 3 avrebbero continuato a infierire su di lui anche quando il panettiere giaceva inerme a terra.
I tre avrebbero poi fatto a pezzi il cadavere, amputandogli una gamba, chiusa poi in un sacchetto di plastica.
Il cadavere dell’uomo è ancora stato ritrovato poche ore fa dai vigili del fuoco in un dirupo in località Curticelle, poco distante dall’abitazione della vittima.
La moglie e i due figli della vittima questa mattina sono stati arrestati con l’accusa di omicidio aggravato dalla crudeltà e di occultamento di cadavere.
Al vaglio degli inquirenti i motivi scatenanti della violenta lite, che hanno portato all’omicidio del 43enne.
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