[didascalia fornitore=”ansa”]Antonietta Gargiulo e Luigi Capasso in una foto dal profilo Facebook del carabieniere[/didascalia]
Aveva paura Antonietta Gargiulo, per lei e per le bambine perché il marito, il carabiniere Luigi Capasso, era diventato violento, ma le sue richieste di aiuto sono rimaste inascoltate, fino alla strage, compiuta dall’uomo nell’appartamento di famiglia a Cisterna Latina. La donna aveva fatto due esposti contro il marito che era arrivata ad aggredirla e prenderla a schiaffi davanti alle figlie e al luogo di lavoro: non lo aveva denunciato perché non voleva fargli perdere il posto di lavoro, ma aveva chiesto al commissariato di Cisterna di tenerlo lontano da lei e dalle due figlie. “Ho paura, non lo voglio vedere più”, erano state le sue parole. Richieste però rimaste solo sulla carta, come ha fatto notare il suo legale, l’avvocato Maria Belli, in quello che è l’ennesimo caso di femminicidio e figlicidio annunciato.
Antonietta non ne poteva più della gelosia del marito, con cui era sposata dal 2001, e aveva chiesto la separazione. Per lei però le cose erano peggiorate quando in estate lo aveva cacciato di casa dopo l’ennesima scenata. “Si era sempre rifiutato di vederlo”, racconta la sua legale.
Per lei contavano solo le bambine e la vita con loro. La violenza di Capasso non si era fermata, anzi: se possibile era solo cresciuta con il passare del tempo. La donna era così stata “aggredita con urla e schiaffi fuori dal suo luogo di lavoro, il 4 settembre scorso”, prosegue ancora l’avvocato. “Tre giorni dopo ha presentato un esposto alla polizia ma non una denuncia in quanto temeva che il suo gesto potesse far perdere il lavoro al marito”.
L’episodio di settembre è stato confermato anche da alcuni testimoni. Capasso picchiò la moglie perché lo aveva allontanato da casa, come ricorda un negoziante di Cisterna: “Era geloso della moglie”.
Da allora la situazione era precipitata in una spirale di violenza: il marito era diventato uno vero stalker, la perseguitava, spesso si faceva trovare sotto casa. “Ogni precauzione però non è bastata”, sottolinea l’avvocato.
Non è bastata neanche una seconda convocazione in commissariato a gennaio quando Antonietta Gargiulo fu ascoltata a seguito di un esposto che il marito aveva presentato contro di lei.
Allora aveva detto chiaramente agli agenti che non voleva più vederlo, che aveva paura anche per le figlie per via delle liti e delle botte arrivate anche davanti a loro. Antonietta era talmente terrorizzata che aveva già detto di non volersi presentare in aula il 29 marzo prossimo quando si sarebbe tenuta la prima udienza per la separazione giudiziale: appelli tutti caduti nel vuoto.
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