Benedetta è stata colpita dal Citrobacter: la madre rivela che la piccola difficilmente potrà camminare. Altri bambini sono deceduti.
Al punto nascite di Borgo Trento, a Verona, la piccola Benedetta è stata colpita da quello che viene definito Citrobacter, un batterio che ha arrecatod anni permanenti alla bambina, la quale, quasi sicuramente, non riuscirà mai a camminare, secondo quanto riferito dalla madre.
La piccola Benedetta è stata colpita dal Citrobacter mentre era al punto nascite di Borgo Trento, a Verona. Da quel momento, la vita della bambina è cambiata per sempre. La madre, infatti, ha spiegato che, a causa del batterio killer, la figlia difficilmente potrà alzarsi sulle sue gambe e camminare.
Benedetta, dunque, ha avuto danni motori. “È segnata per sempre” ha detto la donna che, come altre madri, vive il dramma di non poter far nulla per la sua bambina.
Se l’intervento sui bambini colpiti dal batterio fosse stato più tempestivo, si sarebbero potuti evitare i danni che, alla fine, sono stati riscontrati nei neonati presenti nella struttura, secondo quanto riferito dai superperiti della procura.
I piccoli sarebbero stati colpiti dal batterio tra il 2018 e il 2020, in base a quanto si apprende dalle stime elaborate dalla commissione regionale.
Il batterio, in totale, ha portato alla morte di quattro neonati, colpendone, nel contempo, altri 96, i quali hanno riportato danni irreversibili e, tra questi, c’è anche Benedetta. Il papà della piccola afferma che gli avevano detto che l’ospedale della Donna e del Bambino era il migliore del territorio Veneto e che la moglie aveva avuto una gravidanza difficile.
Le cose, però, non sono andate come sperato. La piccola Benedetta, infatti, è nata prematura, ma in ottima salute. Condizione mutata dopo aver contratto il Citrobacter che le ha cambiato la vita per sempre.
Benedetta, dunque, si sarebbe potuta salvare, se solo l’intervento medico fosse stato attuato celermente.
Un destino che condivide con altri bambini che hanno subito la stessa sorte, alcuni de quali non ce l’hanno fatta, come Alice C., figlia della mamma-coraggio Elisa Bettini. Ciò è quanto riferiscono i periti della procura, i quali sono stati incaricati di individuare i responsabili dell’accaduto.
L’ospedale, secondo quanto emerge dalle parole del papà di Benedetta, Alex Gennaro, non avrebbe informato i pazienti che circolava il Citrobacter e che, per questo motivo, non ha avuto il modo e il tempo per trasferire sua moglie e la bambina in un’altra struttura.
“Invece ci hanno tenuto all’oscuro della situazione, nascondendoci ciò che stava succedendo, abbiamo saputo tutto in ritardo e quando ormai le condizioni di nostra figlia erano compromesse“, ha riferito l’uomo.
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