La classifica dei sindaci premia Chiara Appendino, la più amata d’Italia, ma sbatte al penultimo posto Virginia Raggi. Gioie e dolori a 5 Stelle, dunque. La graduatoria dei consensi per gli amministratori locali arriva dalla rilevazione Governance Poll 2017, realizzato da Ipr Marketing per il Sole 24 Ore. C’era tanta curiosità attorno alle due sindache pentastellate, e sono proprio loro, nel bene e nel male, a essere le protagoniste.
Chiara Appendino guadagna 7,4 punti rispetto al 2016 e si piazza al primo posto della classifica, con il 62% dei consensi dei torinesi. Al contrario, Virginia Raggi sprofonda addirittura al penultimo posto, perdendo il 23,2% dei consensi dei romani: se dopo la trionfante conquista del Campidoglio era al 67,2%, a inizio 2017 è al 44%. Peggio di lei solo la sindaca di Alessandria Maria Rita Rossa, sponda Pd. Perché questa abissale forbice di gradimento? Per meriti e demeriti propri, ma anche altrui.
La Appendino ha ricevuto l’eredità di Piero Fassino che, pur non avendo risolto tutti i problemi di Torino, si può dire che abbia amministrato bene. Tanto che la sindaca, dopo le polemiche con il predecessore, ha riconosciuto che “il cambiamento va fatto gradatamente, attraverso le piccole cose, anche per non rischiare di lasciare indietro tutto quello che di buono è stato fatto in passato”. Opposta la situazione per la Raggi. Ha commesso tanti errori (a cominciare dalla scelta della giunta, vedi caso Marra) e appare ancora spaesata, è vero, ma le vecchie amministrazioni di centrosinistra e centrodestra le hanno lasciato in eredità una Capitale disastrata sotto tutti i punti di vista.
Pizzarotti terzo, sale De Magistris, benino Sala
Subito dietro la Appendino si piazza Dario Nardella, erede di Matteo Renzi a Firenze. Terzo Federico Pizzarotti, primo cittadino di Parma che ha sbattuto la porta in faccia al Movimento 5 Stelle dopo la storia dell’indagine (poi archiviata) per abuso d’ufficio per le nomine al Teatro Regio. Seguono Damiano Coletta (primo sindaco non di centrodestra a Latina dal 1993) e Vincenzo Napoli (Salerno). Bene Paolo Perrone (Lecce), Paolo Calcinaro (Fermo), Luigi Brugnaro (Venezia) e Luigi De Magistris, che è riuscito a riconquistare il consenso dei napoletani. Benino Beppe Sala a Milano, 30esimo con il 55% dei gradimenti. Spicca Clemente Mastella, sindaco di Benevento, che con il 59,5% dei consensi è il decimo sindaco più amato in Italia.
Classifica governatori: Zaia primo
Per quanto riguarda la classifica dei governatori, al primo posto troviamo Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. Dietro di lui Enrico Rossi (centrosinistra, Toscana) e Roberto Maroni (Lombardia), di centrodestra come Zaia. Il governatore meno amato risulta invece Rosario Crocetta, in Sicilia. Meno peggio di lui solo Francesco Pigliaru (Sardegna) e Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia), anche loro di centrosinistra.
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