Sono trascorsi due mesi da quell’affermazione di Antonio Ricci, querelato ora da Claudio Baglioni. ‘Il botulino gli intoppa i ragionamenti nel cervello’, queste le parole pronunciate dall’autore ligure a pochi giorni dall’esordio del Festival di Sanremo 2018 che ha visto in tutto e per tutto protagonista il cantante romano. L’astio tra i noti volti pubblici risale a molti anni fa ed ora l’interminabile scontro si è trasferito sul piano giudiziario.
‘Chiedi scusa a Claudio Baglioni’ avevano urlato i fan del cantante ad Antonio Ricci, senza ricevere alcun riscontro. Baglioni ha dunque querelato l’autore di Striscia la Notizia a due mesi di distanza dal rilascio di alcune scomode e sgradevoli affermazioni al Corriere della Sera nei confronti dell’artista, allora pronto a salire sul palco dell’Ariston. Il fascicolo sulla vicenda è stato aperto dal pm Rosalia Affinito, come fa sapere Il Messaggero.
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Tra Claudio Baglioni e Antonio Ricci non è mai scorso buon sangue ed alcune affermazioni risalenti a due mesi fa ne sono la più eclatante dimostrazione.
La diatriba si è trasferita ora sul piano giudiziario: l’artista ha infatti querelato il patron di Striscia la Notizia e la procura di Roma ha aperto un fascicolo in seguito alla denuncia per diffamazione avanzata tempo fa da Claudio Baglioni.
Secondo quanto riportato dal Messaggero, sarà il pm Rosalia Affinito a supervisionare la situazione sperando di far chiarezza sulla vicenda che ha fortemente scosso i fan del cantante a pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo 2018: quest’ultimi avevano addirittura aperto una petizione dal titolo ‘Caro Antonio Ricci, chiedi scusa ufficialmente a Claudio Baglioni!!!’, senza ricevere alcun riscontro.
Forti e pesanti le affermazioni che Antonio Ricci aveva rilasciato nei confronti di Claudio Baglioni a pochi giorni dall’esordio del Festival di Sanremo 2018.
Al Corriere della Sera, il patron di Striscia la Notizia aveva così parlato dell’artista: ‘Di fondo non penso sia uno disonesto… del resto non è capace: il botulino gli intoppa i ragionamenti nel cervello. Non lo reggo da sempre, da quando ero ragazzo. Sono cresciuto nel ‘68, gli anni della protesta, gli anni di Tenco e Paoli, di Guccini e De André… poi arriva questa melensa creatura dalla maglietta fina che canta passerotto non andare via’.
Ricci ha poi proseguito affermando: ‘Baglioni era il cantante preferito dei fascisti, dei La Russa e Gasparri. Non lo sopporto. In uno spettacolo dissi anche che gli avrei tirato una molotov. Ora se gli dai fuoco si sparge odore acre di plastica che semina diossina in tutto il Paese’.
Al tempo Claudio Baglioni non aveva voluto rispondere in quanto avesse ‘cose più importanti da fare’, riferendosi al Festival di Sanremo.
‘Penso piuttosto che l’autore di un verso osceno come ‘accoccolati ad ascoltare il mare’ debba chiedere lui perdono all’intera Italia, patria di santi, navigatori e poeti. Io proprio non ce la faccio ad accoccolarmi con voi, neppure con una pistola puntata alla tempia. Piuttosto la morte che l’accoccolamento’, aveva risposto Ricci ai fan dell’artista.
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