Cles, il borgo della Val di Non che riparte col sorriso

Ora che l’emergenza dovuta al Covid-19 che ha fermato l’Italia per due mesi sta rientrando, si fanno le prove di ritorno alla normalità un po’ ovunque. Sia le grandi metropoli che i piccoli centri, da nord a sud, stanno provando a mettere in campo iniziative ed eventi per rilanciare l’economia, soprattutto in vista dell’estate.

Anche a Cles, piccolo borgo di montagna capoluogo della Val di Non, si sta lavorando a fare in modo che la ripresa avvenga presto. E si punta sul sorriso e sull’accoglienza, caratteristica tipica di questo storico borgo tutto da scoprire.

L’importanza di sostenere il commercio locale

Borgo di Cles Val di Non: negoziante con mascherina sorridente

Fare acquisti in una bottega di paese, recandosi fisicamente in un negozio di un borgo, resta un’esperienza preziosa dal punto di vista umano. E in più permette alle attività locali di sostentarsi e non chiudere, dato che la concorrenza dei colossi del web è spietata.

C’è bisogno di fiducia e serenità per poter riprendere piano piano le abitudini di sempre, nonostante siano cambiati i modi di relazionarsi dopo la quarantena da Coronavirus. La necessità di contenere il contagio ha imposto a tutti l’obbligo di indossare la mascherina, di stare a distanza e di evitare assembramenti. Ma nonostante questi impedimenti, la voglia di socialità e la gioia di vivere tipica degli italiani si fa notare.

Lo dimostrano anche gli abitanti delle valli trentine: per accogliere i nuovi visitatori, in vista dell’estate alle porte, il Consorzio Cles Iniziative ha messo a punto una serie di progetti coinvolgendo i commercianti locali. Lo scopo è favorire il turismo locale e la ripresa economica, ma anche e soprattutto sociale e umana, del borgo e dei piccoli centri della zona.

Borgo di Cles Val di Non, due persone che prendono il caffè con mascherina sorridente

Perché il calore umano, la condivisione e l’accoglienza è quello di cui tutti hanno bisogno in questo momento di ripresa dall’isolamento post lockdown. E il commercio online, seppur comodo, non è certo in grado di favorire la formazione di quel tessuto sociale di cui hanno bisogno gli esseri umani riuniti in una società basata su scambi e interazioni.

Un segnale di fiducia da Cles: ‘Ripartiamo dal sorriso’

I commercianti del grazioso capoluogo della Val di Non hanno deciso di “metterci la faccia” nonostante la mascherina sul viso, per far rivivere il piccolo borgo di montagna e insieme tutta la valle. Hanno capito che c’è bisogno di trasmettere fiducia e buon umore ai clienti e ai visitatori che arrivano in zona per godere le bellezze del luogo e la sua enogastronomia.

E così il ristoratore, la fioraia, il barista, il gioielliere del piccolo borgo trentino, sono diventati dei veri e propri attori e si sono messi davanti alle telecamere per veicolare un messaggio di positività e serenità a tutti i visitatori in arrivo nel borgo.

https://www.facebook.com/clesconsorzioiniziative/videos/1334525963425255/

“Vieni a Cles. Nonostante tutto, ti aspettiamo col sorriso”, dicono nel video promozionale creato e prodotto da Tommaso Prugnola, Lucia Barison e Thomas Leonardi. Lo fanno indossando una mascherina con la stampa di una bocca sorridente che già mette buonumore. Ripartire da un sorriso per riscoprire la fiducia di incontrarsi di nuovo. Un gesto semplice, gratuito ma vibrante di energia positiva. Un regalo all’umanità che resiste perché la semplicità di un sorriso apre il cuore portando positività e fa sopportare meglio anche il distanziamento fisico in questi tempi così strani segnati dal contenimento della pandemia.

Il progetto è sostenuto dal Comune di Cles, dalla Pro Loco di Cles, da Confcommercio Val di Non, dalla Provincia Autonoma di Trento – Valorizzazione dei Luoghi Storici del Commercio e dalla Cassa Rurale Val di Non.

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