Questa notte si è raggiunto un accordo. Il Consiglio dei ministri dell’Ambiente ha confermato lo stop ai motori a combustione dal 2035, con la possibilità di proporre nuove tecnologie alternative.
Per risolvere il problema derivante dalle emissioni di gas serra dai mezzi che utilizzano motori a combustione, si valuteranno tecnologie innovative come l’elettrico, i biocarburanti e i motori ibridi.
L’emissione di gas serra è un problema troppo importante che non va assolutamente sottovalutato. Si sono perciò riuniti i ministri europei dell’Ambiente per arrivare a una soluzione. Nella notte è stato confermato l’accordo su un pacchetto di misure.
L’accordo
Il pacchetto di misure green ‘Fit for 55‘ riguardanti il clima si è deciso nella scorsa notte. Per deliberare sul futuro dell’ambiente, si sono riuniti i ministri Ue dell’ambiente a Lussemburgo.
Questo pacchetto dovrebbe prevedere una netta riduzione di emissione di Co2 nell’aria. Per arrivare a questo traguardo è stato posto un divieto: dal 2035 non sarà più permessa la vendita di vetture con motori a combustione come macchine a diesel o a benzina.
Sembrerebbe che in questo modo, si registrerà un’emissione di gas serra ridotta del 100%.
Per raggiungere il traguardo, diversi ministri hanno chiesto di considerare anche il possibile utilizzo di tecnologie nuove ed alternative alla combustione.
Si è perciò parlato di carburanti sintetici o ibridi plug-in.
Durante la riunione è stata confermata la proroga di cinque anni per tutti quei venditori, che registrano una produzione inferiore a 10 mila vetture l’anno.
La mozione, mossa da cinque Paesi, è stata poi accolta.
Questa postilla, identificata spesso sotto il nome di “emendamento Ferrari“, vuole andare incontro ai produttori di macchine di lusso.
L’Italia e altri 4 Paesi chiedono di posticipare
Sembrerebbe che l’Italia, la Bulgaria, il Portogallo, la Romania e la Slovacchia, il 23 giugno abbiano consegnato un fascicolo con tutta la documentazione necessaria per proporre il posticipo.
La richiesta portata avanti da questi cinque paesi era quella di posticipare di 5 anni il blocco delle vendite di veicoli con motori a combustione e di diminuire la percentuale di emissione dal 100% al 90%.
L’obiettivo di questa modifica era appunto quello di avere un lasso di tempo di 5 anni in più per la produzione di veicoli commerciali, ma soprattutto per la produzione di veicoli nicchia.
Questa proroga, proposta principalmente per la produzione di veicoli di lusso, sarà a breve posta sotto esame dai membri del Parlamento europeo.