Clima, situazione particolarmente complicata in Spagna. Complice la presenza di un’alta pressione sub-tropicale semi-stazionaria parte della Penisola Iberica ha vissuto una fase invernale e primaverile con valori termici da record e con assenza di precipitazioni.
Le conseguenze sono evidenti con il Ministero della Transizione Ecologica che ha pubblicato l’ultimo bollettino ufficiale sullo stato delle riserve d’acqua nei bacini idrici in Spagna, e i risultati sono allarmanti.
Al momento, le riserve d’acqua immagazzinate sono pari solo al 49,6% della capacità totale, il livello più basso registrato dall’inizio dell’anno. Questo è un segnale preoccupante della siccità che sta colpendo diverse zone del Paese.
Secondo l’agenzia di stampa Efe, la situazione potrebbe peggiorare nei prossimi mesi, poiché la stagione estiva sta per arrivare e, di solito, porta con sé temperature elevate e scarsità di pioggia.
Nell’ultima settimana, le riserve d’acqua sono diminuite del 0,4% rispetto alla capacità totale. Se confrontiamo i dati con quelli dell’anno precedente, la situazione è ancora più critica, poiché la riserva era del 50,6% nello stesso periodo. La media dell’ultimo decennio, che si attesta al 68,4%, fa capire come la situazione sia sempre più allarmante.
Questa carenza di acqua potrebbe avere conseguenze significative sull’agricoltura e sull’industria in molte zone del Paese. Inoltre, potrebbe portare a restrizioni sull’uso dell’acqua potabile per le attività quotidiane dei cittadini, come l’irrigazione, la pulizia e l’igiene personale.
Il sud della Spagna sta affrontando una grave siccità che sta diventando un problema sempre più critico per molte zone, soprattutto per l’Andalusia. La mancanza di pioggia si fa sentire, infatti il bacino della Sierra Boyera sta quasi diventando completamente asciutto.
Le compagnie idriche sono costrette ad attingere acqua da un altro lago, ma purtroppo è diventato contaminato a causa degli scarichi di letame degli allevamenti di latte della zona.
La situazione è diventata così critica che fino a 27 milioni di spagnoli dovranno affrontare la carenza di acqua entro il 2050, in particolare il sud-est del paese è ad alto rischio. Nuovi investimenti in infrastrutture e tecnologia sono fondamentali per mitigare gli impatti della crisi.
Le disposizioni del governo spagnolo sono finalizzate ad un risparmio idrico, nonostante il fatto che, secondo gli esperti, il consumo umano sia garantito per almeno due anni.
La siccità causata dai cambiamenti climatici sta portando ad un evidente alterazione del biosistema dell’area, con gravi ripercussioni per la flora e la fauna.
La mancanza di acqua ha infatti reso aridi 57.679 chilometri quadrati che circondano il bacino, mettendo a rischio l’intero ecosistema della zona. La situazione richiede l’adozione di misure concrete per far fronte a questa emergenza climatica e ridurre gli impatti negativi sulla vita di milioni di spagnoli e sulla natura che li circonda.
Il report annuale di Copernicus, il servizio europeo di osservazione della Terra, ha evidenziato che lo scorso anno è stato il più secco da quando esistono le rilevazioni scientifiche per il clima, ovvero dalla metà del secolo scorso.
Questa siccità ha causato diversi problemi, tra cui la diminuzione del riempimento dei fiumi europei, che si è attestato ben al di sotto della media per il 63% di essi.
La scorsa estate è stata la più calda di sempre in Europa, con temperature record che hanno raggiunto 1.4°C al di sopra della media. Questo ha ulteriormente impoverito i bacini idrici sotterranei, aggravando la situazione di siccità in alcune regioni.
Un esempio è quello di Barcellona, dove le riserve idriche di Sau sono diminuite così tanto da costringere le autorità a rimuovere i pesci all’interno per evitare la contaminazione dell’acqua della regione.
In Catalogna, la capacità dei bacini idrici si è attestata solo al 27%, un dato allarmante che ha portato l’associazione degli agricoltori spagnoli Coag a dichiarare “compromesse” diverse colture di cereali e olive, oltre che a ridurre del 40% l’acqua utilizzata per le altre coltivazioni.
La situazione non riguarda solo la Spagna, ma l’intera Europa, che si trova di fronte ad una vera e propria emergenza idrica. Il cambiamento climatico e l’incremento delle temperature medie hanno portato ad un aumento della siccità, con gravi conseguenze per l’agricoltura, l’ambiente e la salute pubblica.
L’adozione di politiche volte ad una maggiore gestione e risparmio dell’acqua, insieme ad investimenti in tecnologie sostenibili, sono essenziali per affrontare questa crisi idrica.
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