Clint Eastwood è un uomo duro e puro come quelli di una volta e lo stile politicamente corretto che imperversa negli ultimi anni proprio non gli va giù. Per questo, sostiene, voterà per Donald Trump anche se non gli piace. Per Eastwood si tratta semplicemente del “male minore”.
Però ci tiene a precisare che il suo non è un endorsement, ovvero un invito pubblico al voto, ma una dichiarazione del tutto personale: “Non faccio endorsement per nessuno. Non ho parlato con Trump. Non ho parlato con nessuno”.
Perché Trump e non Hillary Clinton? Clint Eastwood lo spiega senza giri di parole nel corso di una lunga intervista rilasciata ad Esquire: “Perché segretamente tutti sono stanchi del politically corret. Siamo in una generazione di leccaculo. Siamo davvero una generazione di fighette. Sembra che tutti camminino sui gusci d’uovo. Vediamo gente che accusa altra gente di essere razzista e di ogni altro genere di roba. Quando ero giovane io (è nato nel 1930 ndr) quelle cose non erano definite razzismo”.
E Trump sicuramente non ha peli sulla lingua, anzi parla in maniera sfrenata offendendo tutto e tutti e infischiandosene del politically correct.
Clint Eastwood è coerente a Clint Eastwood: l’attore ha sempre votato per i Repubblicani fin dal 1951, anno in cui sostenne la candidatura di Dwight Eisenhower, anche se si dichiara favorevole a eutanasia, nozze gay e aborto, ovvero temi tradizionalmente di sinistra.