Le emissioni di Co2, nel 2022, sono cresciute meno dell’ 1%, lo 0,9 per la precisazione. Un dato, in ogni caso confortante perchè è un valore di trend inferiore a quello degli ultimi anni e, soprattutto, minore rispetto alle previsioni.
Il dato si riferisce al valore in riferimento all’uso industriale. Un aumento meno impattante perchè, nel contempo, sono cresciuti i valori di produzione dell’energia solare ed eolica.
La CO2 è l’abbreviazione di anidride carbonica, che è un gas composto da un atomo di carbonio e due atomi di ossigeno. È un gas incolore, inodore e non infiammabile, ed è presente in modo naturale nell’atmosfera terrestre.
La CO2 è uno dei principali gas responsabili dell’effetto serra e del cambiamento climatico, in quanto trattiene il calore proveniente dal sole nella bassa atmosfera terrestre, impedendo al calore di disperdersi nello spazio.
Le attività umane, come l’uso di combustibili fossili per produrre energia e trasporti, hanno aumentato drasticamente la quantità di CO2 nell’atmosfera, contribuendo ad accelerare il cambiamento climatico.
La Co2 è un gas climalterante in quanto è uno dei principali gas ad effetto serra presenti nell’atmosfera terrestre. Questo significa che la CO2, insieme ad altri gas ad effetto serra come il metano e l’ossido di azoto, trattiene il calore proveniente dal sole nella bassa atmosfera terrestre, impedendo al calore di disperdersi nello spazio.
L’aumento della concentrazione di CO2 nell’atmosfera, principalmente dovuto all’attività umana, sta causando un riscaldamento globale e un cambiamento climatico su scala globale.
Per questo motivo, la riduzione delle emissioni di CO2 è una delle principali sfide globali per limitare il cambiamento climatico e mitigarne gli effetti negativi sulla salute umana, l’ambiente e l’economia.
E’ fondamentale, al fine di limitare gli effetti dei cambiamenti climatici, diminuire il valore di Anidride Carbonica. Sono diverse azioni che possiamo intraprendere per ridurre le emissioni di CO2 e contribuire a mitigare i cambiamenti climatici, ecco come:
La produzione di energia rinnovabile aiuta a ridurre le emissioni di CO2: una situazione che si verifica perché l’energia prodotta da fonti rinnovabili come l’energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica o biomasse non emette gas a effetto serra come la CO2.
Al contrario, le centrali termiche tradizionali che bruciano combustibili fossili per produrre energia generano grandi quantità di CO2 che vengono poi emesse nell’atmosfera.
Inoltre, l’energia rinnovabile è in grado di sostituire l’energia prodotta da combustibili fossili, riducendo così la domanda di petrolio, gas e carbone. Ciò significa che meno combustibili fossili vengono estratti, trasportati e bruciati, e quindi le emissioni di CO2 associate a questi processi diminuiscono.
Tuttavia, è importante notare che l’impatto delle fonti rinnovabili sulla riduzione delle emissioni di dipende anche dalla quantità di energia rinnovabile prodotta. Inoltre, la produzione di alcune fonti di energia rinnovabile, come la biomassa, può comportare emissioni di CO2 se non gestita in modo sostenibile.
Metano (CH4): un gas che si forma naturalmente attraverso la decomposizione di materiale organico, ma che viene anche emesso da attività umane come l’agricoltura e l’estrazione di combustibili fossili.
Ossido di azoto (N2O): emesso principalmente dall’agricoltura, dalle attività industriali e dalla combustione di combustibili fossili.
Gas fluorurati (HFC, PFC, SF6): utilizzati in vari prodotti, tra cui sistemi di refrigerazione e condizionamento dell’aria, isolanti elettrici e apparecchiature mediche.
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