Nei prossimi giorni il ministro del Trasporti discuterà di nuove norme da introdurre nel codice della strada.
Nell’atteso incontro della settimana prossima con il ministro dell’Interno e quello dell’Istruzione, ci sarà fra le altre cose anche la discussione per modificare alcuni aspetti per inasprire le sanzioni e limitare i morti in aumento sulle nostre strade, dato evidente a tutti.
Il tema che più interessa i ministri è quello di diminuire i decessi per incidente stradale, causati molte volte da condizioni non idonee di guida, distrazione e alta velocità.
A tal proposito ci sono delle idee di riforma che verranno discusse e, se troveranno l’approvazione di tutti gli organi competenti, approvate in un prossimo futuro.
Le novità del piano sono diverse e la revisione del codice vedrà il suo punto di partenza il 21 dicembre, dove Matteo Salvini, Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara discuteranno della situazione.
Il progetto si pone l’obiettivo di rendere aspre le sanzioni per chi mette in pericolo la sicurezza degli altri utenti della strada, sia pedoni che automobilisti, inoltre di punta a promuovere politiche di prevenzione.
Purtroppo i dati sulle morti parlano chiaro, nel rapporto Dekra presentato pochi giorni fa in Senato, si evince che ci sono stati più di 81mila incidenti stradali solo nei primi 6 mesi del 2022. Le vittime di questi sono state 1450 e i feriti oltre 109mila.
Tutto questo necessita chiaramente di un piano d’azione per cercare di diminuire il più possibile questi dati e creare una nuova responsabilità alla guida.
Venendo al dettaglio delle proposte per modificare il codice della strada, sicuramente quella più incisiva riguarda la guida in stato di ebbrezza. Salvini pensa alla possibilità di ritirare la patente in modo permanente a chi si macchi di questo reato, che corre parallelo all’assunzione di sostanze stupefacenti.
“i dati sono allarmanti, serve agire subito. se ci si mette alla guida ubriachi o drogati si provocano inevitabilmente incidenti tragici, non è sufficiente sospendere la patente per qualche anno”
ha dichiarato sui social il ministro.
Parlando di coloro che consapevolmente assumono droghe e alcolici prima di mettersi alla guida, li ha indicati come potenziali assassini ma un’alternativa alla revoca definitiva della patente potrebbe esserci la sospensione per un minimo di 10 anni.
Salvini sta anche valutando di rendere obbligatorio l’etilometro monouso da portare sempre con sé per effettuare un autotest prima di guidare e quindi verificare le proprie condizioni e prendere coscienza di quando non è consigliabile guidare, evitando così una tragedia.
Ancora, un’altra idea è quella di agire sui monopattini elettrici, novità di alcuni anni fa che ormai ha preso largamente piede fra giovani e non solo. Proprio la sconsideratezza nel loro utilizzo è un altro motivo di incidenti stradali, più o meno gravi.
Per questo motivo si pensa di targare questi mezzi, al pari di altri che servono per il trasporto, ma anche di introdurre l’obbligo di casco quando si è alla guida.
Si punta anche molto alla formazione per tutelare gli utenti della strada e questo percorso si muove di pari passo con la collaborazione del ministro dell’Istruzione Valditara. Probabilmente infatti verranno coinvolte le scuole i progetti di formazione sulla sicurezza stradale.
La revisione del codice della strada prevede anche norme più severe per sanzionare l’utilizzo del cellulare alla guida senza vivavoce o bluetooth, è proprio questo infatti il maggiore elemento di distrazione.
In un insieme così ampio di proposte, crea polemica la multa al reddito proposta dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, ovvero parametrare l’importo della sanzione al reddito di chi ha commesso l’infrazione.
Infine c’è la questione della patente a punti, un altro tema molto caldo su cui Salvini ha dichiarato:
“stando alle statistiche, gli italiani si comportano bene alla guida perché il 98% ha più di 20 punti sulla patente. fra gli 0 e i 9 ci sono solo 100mila persone all’incirca, questo ci deve far riflettere”.
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