Una nuova regola del Codice della strada porta i conducenti di auto a dover pagare 660 euro di multa per cellulare alla guida. Vediamo cosa cambia!
Facciamo il punto della situazione su una nuova norma del Codice della strada italiana. Le nuove normative portano ai conducenti di mezzi di trasporto a 4 ruote, e non solo, a pagare una multa davvero esosa.
Nuove regole del Codice della strada
Non tutti ne sono a conoscenza, ma il Codice della strada si aggiorna ogni anno in base ai nuovi divieti che si introducono e per i quali si prevedono pene sempre più severe. Alcune di queste pene sono relative alle multe che i vigili urbani infliggono e il cui importo varia per precisi motivi.
Primo fra tutti l’inflazione. Le multe, infatti, aumentano il loro ammontare per adeguarsi all’oscillazione dei prezzi. Una seconda ragione è l’inasprimento di certe norme: se la pena alla norma introdotta non risulta particolarmente efficace, perché sono tanti i conducenti che la evadono, allora forse è il caso di inasprirla.
L’inasprimento può tradursi con la maggiorazione dell’ammontare della multa in questione. Ed è proprio questo ciò che sta accadendo a una particolare norma del Codice della Strada, che ha portato a inasprire la multa per l’uso del cellulare alla guida.
Ora bisognerà pagare fino a 660 euro se beccati dai vigili in queste circostanze.
Nuova multa per l’uso del cellulare alla guida
In questi giorni non si fa altro che parlare di una nuova multa per l’uso del cellulare alla guida. A fornire tutti i dettagli ai cittadini italiani è l’articolo numero 173 del Codice della Strada.
L’articolo in questione, in particolare nel comma 3 – bis, rivela che ci sono delle gravi conseguenze per quei conducenti di mezzi di trasporto che usano i dispositivi. In particolare, i vigili che si imbattono in soggetti che usano il cellulare e altri dispositivi tecnologici alla guida puniscono tali cittadini con una multa.
Non solo cellulari, quindi, ma anche tablet, computer portatili e altri dispositivi che possono in qualche modo distrarre il conducente. A chiunque i vigili beccassero in queste circostanze, le autorità dovrebbero infliggere una multa, il cui ammontare nel 2023 va da un minimo di 422 euro fino a un massimo di 660 euro.
Nel 2022, invece, l’importo minimo della multa che i vigili avrebbero potuto infliggere era di 165 euro. Si tratta di ben 257 euro in meno. Non tutti i cittadini italiani sono a conoscenza di questa variazione, che potrebbe costar loro davvero cara.
E non è tutto, perché le autorità registreranno il soggetto colto in flagranza di reato. Nel caso cui lo beccassero nella medesima circostanza nell’arco di due anni, oltre che la sanzione pecuniaria, dovrebbero anche applicare la sospensione della patente.
Il periodo di sospensione va da un minimo di uno fino a un massimo di tre mesi, a seconda della gravità della recidiva. Naturalmente è compito degli agenti quello di valutare ogni dettaglio e raccogliere tutti i dati a disposizione, per stabilire in che misura infliggere la multa.