Coldiretti ha lanciato ufficialmente l’allarme e in pericolo sono le campagne e il turismo in Italia. Sembra infatti che nonostante il periodo invernale la neve non accenna a imbiancare il nostro paese. Il vero problema però è che questa mancanza crea un danno economico legato al turismo e anche alle risorse idriche delle montagne, quindi in un certo senso anche alla produzione agricola. L’allarme è stato lanciato proprio da Coldiretti che ha elencato i problemi relativi alla mancanza di neve.
Quest’anno nel nostro paese sono caduti circa 50 miliardi di metri cubi di acqua in meno e la siccità ormai regna sovrana lungo la penisola, con effetti negativi anche per l’ambiente, l’agricoltura e il turismo legato alla neve. Tutto ciò è stato confermato da Coldiretti basandosi sulle previsioni meteo che avremo fino all’epifania. Per qualche giorno ancora in Italia si registrano temperature anomale ed elevate rispetto alla media del periodo.
L’assenza di neve sull’Appennino, dettato proprio da queste temperature, crea non poca difficoltà per il turismo e le campagne. Vediamo più da vicino cosa sta succedendo.
L’allarme lanciato da Coldiretti non è da sottovalutare. Sembra infatti che quest’anno siano caduti circa 50 miliardi di metri cubi di acqua in meno rispetto alla media sulla nostra penisola. Si può dire perciò che l’Italia è colpita da una grave siccità, che porta a gravi effetti negativi per l’ambiente, l’agricoltura, ma anche soprattutto in questo periodo per il turismo della neve, bloccato dalla mancanza di precipitazioni.
Sono infatti tante le strutture sciistiche ferme per la mancanza di neve sulle piste e nonostante l’ausilio degli innovatori artificiali, le temperature non permettono l’utilizzo nemmeno di questi. Le piste sono quindi vuote e il turismo inizia ad arrancare.
Le piste, che in questo periodo sono spesso piene di appassionati dello sci, ora sono deserte. Ciò identifica una grave perdita economica locale, in quanto la caduta della neve in questo periodo dell’anno determina l’andamento del turismo.
Il problema siccità però non è meno importante, in quanto è una catena che trascina giù anche l’ambiente. Tutto ciò è stato confermato da Coldiretti e prende spunto dalle previsioni dei prossimi giorni in Italia, dove si registrano temperature anomale per questo periodo. L’assenza di neve sull’Appennino è legata alla difficoltà delle campagne di poter continuare la coltivazione.
il tutto ha un’influenza negativa per il recupero delle risorse idriche nelle montagne. Determinante in questo periodo anche il recupero delle risorse idriche nelle montagne, che aiuta il sostentamento agricolo.
A preoccupare molto è il caldo anomalo che stiamo registrando in quest’ultimo periodo, dove le coltivazioni vengono ingannate dalle temperature che sono appartenenti alla primavera. Secondo Coldiretti il rischio è che nelle prossime settimane, quando arriverà il gelo notturno, questo brucerà fiori e gemme di piante alberi. Tutto ciò ovviamente creerà difficoltà nella prossima raccolta nelle campagne.
La situazione quindi è a dir poco tragica, in quanto l’agricoltura nel nostro paese è l’attività economica che risente maggiormente dei cambiamenti climatici. Sembra infatti che quest’anno i danni relativi alle temperature abbiano raggiunto già i 6 miliardi di euro.
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