Una vicenda che ha dell’incredibile, quella che ha visto come protagonista un avvocato di Piacenza, che si è aggiudicato per alcune migliaia di euro un quadro raffigurante una bambina. Ebbene, secondo gli esperti e lui stesso, si tratterebbe nientemeno che di un dipinto inedito del pittore Claude Monet. Per il collezionista non ci sarebbero dubbi, nonostante non sia un tema frequente per il maestro d’Oltralpe, che era solito invece dipingere paesaggi. Di diversa opinione invece Vittorio Sgarbi, per il quale il quadro risalirebbe agli anni Quaranta del secolo scorso e non potrebbe pertanto essere attribuibile all’artista francese.
Il collezionista e avvocato piacentino potrebbe aver messo a segno un vero e proprio “colpaccio”, aggiudicandosi per poche migliaia di euro un quadro del grande artista francese Claude Monet, le cui opere sono vendute per diversi milioni di euro, oggigiorno. Quindici giorni fa, l’avvocato Carlo Romagnoli, appassionato d’arte, ha preso parte a un’asta a Milano, riuscendo ad acquistare un dipinto raffigurante una bambina, spacciato come falso Monet, con tanto di firma in basso. Tuttavia, il collezionista ha subito avuto il sospetto che si potesse invece trattare di un’opera inedita del maestro, e a dargli ragione ci ha pensato Vladimir Cicognani, perito d’arte del Tribunale e della Camera di Commercio di Bologna, per il quale il quadro varrebbe una fortuna.
Carlo Romagnoli, il collezionista si aggiudica all’asta il quadro di una bambina. Si tratterebbe di un’opera inedita del maestro francese Claude Monet: vale milioni
Un paio di settimane fa Romagnoli, conosciuto a Piacenza per la sua grande passione per l’arte, ha partecipato a un’asta a Milano, aggiudicandosi un dipinto raffigurante una bambina. Il quadro, delle dimensioni di 104 per 74,5 cm, è stato venduto all’avvocato per alcune migliaia di Euro, come “falso Monet“. Una bazzecola, se si considera come un quadro riconosciuto dell’autore francese sia stato battuto nel 2019 per la bellezza di quasi 111 milioni di dollari a New York.
Romagnoli non è nuovo a situazioni di questo tipo: anni fa acquistò in modalità simili un Ritratto di giovane donna che, dopo dieci anni di studio e consulenze, è stato riconosciuto come un inedito quadro di Amedeo Modigliani.
L’avvocato è certo che anche in questo caso, si tratti di un’opera sconosciuta del grande artista francese, benché la natura del soggetto sia qualcosa di particolare per Monet, che era solito raffigurare paesaggi.
Stando a Romagnoli, si tratterebbe con buona probabilità del ritratto da parte di uno dei maggiori esponenti dell’impressionismo francese di una sua parente.
L’esperto d’arte Cicognani ne è sicuro: “È un Monet e vale anche svariati milioni”. Scettico Vittorio Sgarbi
A dare ragione all’avvocato, il perito ed esperto d’arte del Tribunale di Bologna, Vladimir Cicognani, per il quale siamo senza dubbio in presenza di un’opera di Claude Monet: “Sì, dire che è un Monet a mio avviso è esatto. Probabilmente è stato realizzato intorno al 1910, si tratta di un dipinto del valore di diversi milioni di euro” ha spiegato al giornale piacentino Libertà.
“Sui cataloghi, dell’opera non vi è traccia e tra l’altro non è un paesaggio, ovvero un soggetto in cui era solito cimentarsi Monet, ma questo dipinto porta la firma del maestro in basso a sinistra e comunque a me le firme interessano e non interessano: io ho studiato l’intera opera di questo pittore e questo dipinto lo riconosco come suo” ha poi concluso con decisione.
Decisamente in disaccordo un altro noto critico d’arte, Vittorio Sgarbi, per il quale non sarebbe attribuibile al maestro, essendo stato dipinto dopo la sua morte, avvenuta nel 1926: “Non ha niente a che fare con Monet. Questo dipinto non ne ha le caratteristiche e probabilmente è stato realizzato intorno al 1940”.
Carlo Romagnoli, tuttavia, è convinto di aver fatto l’affare della vita, e difende il quadro spiegando di avere ben pochi dubbi sulla sua origine: “Credo che questo quadro non sia stato compreso, l’ho studiato per giorni e notti, a mio avviso l’impianto plastico figurativo e la fluidità dei colori sono riconducibili al maestro. Monet effettuava paesaggi, è vero, ma ha anche realizzato il Bambino con la tazza che era poi suo figlio Jean e tra le sue opere figura anche il Ritratto di bambina, ovvero il ritratto della figlia”.