La Colombia sta vivendo un momento molto delicato causato da cambio di governo dove ora risiede Petro al comando. La riforma fiscale annunciata ha scatenato malcontento e proteste dalla fascia più ricca della popolazione.
Gustavo Petro ha vinto contro Hernandez ed è diventato il primo presidente populista della storia colombiana. La nazione ha deciso di dare avvio al cambiamento ma la situazione, soltanto dopo un mese dalla vittoria, sembra dare ora Petro come sfavorito. La classe media del paese si è scagliata contro la riforma fiscale e le disuguaglianze nel paese sono aumentate ancora di più.
Negli ultimi giorni in Colombia sono scoppiate proteste contro il governo in molte città. Il presidente Petro ha vinto al ballottaggio con lo sfidante Hernandez e lo ha fatto superando di poco la maggioranza. Una spaccatura netta di un paese che non è mai stato davvero pronto al cambiamento avendo sempre subito un regime di violenza e subordinazione. Una guerra civile silenziosa, ma non troppo, che ha visto guerriglie importanti tra gli anni 80′ e 90′ e sul clima politico aleggia ancora molta paura ad esprimersi date le ritorsioni passate.
Il 90% degli intervistati dai media colombiani rivela pessimismo in merito alla politica della Colombia ma soprattutto non vede un cambiamento e uno sviluppo a breve termine.
Una situazione dettata dagli eventi che hanno caratterizzato gli ultimi cento anni della vita colombiana e l’analista politico Pedro Viveros afferma che la stabilità del paese, che è stato comandato con forza e coercizione, è ancora lontana.
I sondaggi resi pubblici dai media svelano un calo del 10% sull’indice di gradimento del popolo verso Petro e questo è dovuto alla grande agitazione degli imprenditori, che formano la classe benestante, ma anche dalla violenza in strada che deriva da questo malcontento. La miccia che ha scatenato le proteste, non nuove negli ultimi anni in Colombia, è stata l’ambiziosa riforma fiscale che annunciato il presidente colombiano.
La Colombia sta affrontando giorni difficili e migliaia di persone sono scese nelle maggiori piazze del paese per manifestare contro la riforma fiscale. In cosa consiste questa riforma tanto contestata? La risposta è semplice: consiste nell’aumentare le tasse ha chi ha più soldi.
Il 10 ottobre la riforma è passata al primo turno nel Parlamento colombiano e la situazione è lentamente degenerata. La suddetta riforma mira ad un gettito annuo di 4.5 miliardi di euro e il presidente Petro ha spiegato in merito: “Andare verso un modello di sviluppo sostenibile e realizzare un sistema fiscale equo, dove chi ha di più è chi paga di più, sono gli obiettivi della riforma che presentiamo. Ringrazio la Commissione per l’approvazione in prima lettura”.
Proprio in merito al cambiamento fiscale, che anche il predecessore di Petro ovvero Ivan Duque provò ad attuare, si sono scatenate numerose proteste che hanno segnato gli anni 2019, 2020 e 2021. Ma è stata in quella dello scorso anno che si sono verificati gli scontri più sanguinosi proprio quando l’ex premier voleva tassare la classe media. In quell’occasione dopo la pandemia morirono nelle proteste 46 persone tra civili e poliziotti.
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