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È una delle storie più drammatiche portate quest’anno sul grande schermo: la trama di Colonia, film del regista tedesco Florian Gallenberger (Oscar nel 2001 per il cortometraggio Quiero Ser), si ispira infatti alle vicende realmente accadute all’interno della terribile ‘Colonia Dignidad’, un insediamento sito a 350 km a sud di Santiago del Cile gestito da rifugiati nazisti, che negli anni della dittatura di Pinochet servì per imprigionare, torturare e spesso uccidere numerosi oppositori del regime. Il film, che è già uscito in Germania a febbraio provocando un’onda di indignazione, è interpretato nei ruoli principali da Emma Watson, Daniel Bruhl e Michael Nyqvist.
I protagonisti della trama di Colonia sono Daniel (Daniel Bruhl), fotografo tedesco che nel 1973 si trova in Cile per sostenere il governo socialista di Allende, e la sua fidanzata Lena (Emma Watson), assistente di volo della Lufthansa che nei giorni appena precedenti il golpe è atterrata a Santiago per uno scalo. L’11 settembre, durante il colpo di stato di Pinochet, Daniel e Lena vengono arrestati e trasferiti con migliaia di altri prigionieri all’interno dell’Estadio Nacional de Chile, da dove l’uomo viene condotto via in ambulanza, mentre Lena viene rilasciata. La ragazza si mette allora alla disperata alla ricerca del fidanzato, riuscendo a scoprire che è stato condotto alla Colonia Dignidad, una missione fondata e guidata da un predicatore tedesco, Paul Schafer (Michael Nyqvist). Il luogo, un’area inespugnabile dalla quale è pressoché impossibile fuggire, cela in realtà una setta gestita da esiliati e simpatizzanti nazisti che collabora con la DINA, la famigerata polizia segreta di Pinochet, interrogando e torturando gli oppositori politici. Lena, pur di salvare il suo Daniel, decide volontariamente di entrare nella colonia fingendo di aderire alla setta di Schafer…
Per fortuna esistono film come questo che permettono di scoprire luoghi come la Colonia Dignidad, del quale probabilmente molti ignoravano perfino l’esistenza. Fondata nel 1961 da Paul Schafer, ex ufficiale paramedico della Luftwaffe (morto in carcere nel 2010), nel momento del suo massimo sviluppo ospitava circa 300 residenti tra tedeschi e cileni. La colonia era un vero e proprio fortino circondato da una barriera elettrificata con torri di osservazione e proiettori di ricerca, e difeso da armi di vario genere tra cui un carro armato. Le (poche) persone sopravvissute alla Colonia Dignidad l’hanno descritta proprio come una setta, in cui il leader Schafer deteneva il potere assoluto. Tra le altre cose ai residenti non era permesso lasciare la colonia, erano segregati per sesso, non potevano utilizzare televisione, telefoni e calendari e non potevano avere rapporti sessuali. La severa disciplina all’interno della colonia veniva garantita attraverso pestaggi e torture. È inoltre accertato che nella colonia siano stati compiuti abusi su minori.
Colonia esce nei cinema italiani giovedì 26 maggio 2016, distribuito da Good Films. Eccellente la performance recitativa di un’Emma Watson salita ormai a livelli altissimi. Niente male anche l’attore tedesco Daniel Bruhl (Niki Lauda in Rush di Ron Howard) e lo svedese Michael Nyqvist, il Mikael Blomkvist della trilogia cinematografica Millennium e dell’omonima miniserie TV.
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