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Vi siete mai chiesti come aiutare i senzatetto? Qui trovate illustrate alcune delle soluzioni creative più efficaci e geniali per aiutare il prossimo che si trova in difficoltà. Spesso ci manca solo l’iniziativa per sviluppare una buona idea che possa aiutare gli altri, mentre nel mondo esistono (fortunatamente) tanti buoni samaritani che hanno trovato tanti modi differenti per aiutare i senzatetto in modo creativo! Seguiteci nella narrazione, sfogliate la gallery, e ne scoprirete delle belle!
Case mobili riciclate
Il riciclaggio è da considerare già un atto responsabile in sé, ma si trasforma magicamente in un gesto di incredibile gentilezza quando si utilizzano materiali riciclati per costruire le case portatili per i senzatetto. E’ tutto merito di Gregory Kloehn Homes, che da tempo ha deciso di dedicarsi a questo progetto. Quest’uomo fornisce simpatici domicili mobili per i senzatetto a Oakland, (CA). Le case personalizzate di Gregory non sono molto grandi, hanno circa le dimensioni di un divano, e sono tutte piazzate su quattro ruote per potere essere meglio trasportabili. Gregory crea le case mobili utilizzando materiali raccolti nei cassonetti dei quartieri industriali. Queste costruzioni sono davvero fatte bene e spesso conservano l’aspetto e la consistenza del materiale originale.
Rifugi gonfiabili con prese d’aria HVAC
Michael Rakowitz è un artista di New York City. Per anni ha lavorato a molti progetti per aiutare i senzatetto della Grande Mela. Molte di queste creazioni sono varianti di un concetto di design che egli chiama parassita. I suoi rifugi parassita sono assemblaggi personalizzati di borse e teloni di plastica che vengono attaccati ai bocchettoni dell’aria dei sistemi di riscaldamento che sbucano dagli edifici. L’artista ha creato questa sorta di rifugi gonfiabili per i senzatetto con prese d’aria HVAC. Rakowitz progetta i rifugi per soddisfare le esigenze dei singoli proprietari. Esistono vari modelli, ce n’è anche uno fatto apposta per aggirare le leggi anti-campeggio a New York City. Un altro modello ha finestre in modo che il residente possa vedere qualsiasi minaccia in avvicinamento.
Il frigorifero caritatevole
Un uomo in Hail, Arabia Saudita, voleva potere acquistare cibo per donarlo ai poveri nella sua città, ma voleva evitare di fare sentire la vergogna agli uomini e alle donne che venivano a chiedere l’elemosina. Così ha installato un frigorifero ‘caritatevole’ fuori della sua casa. Le persone possono donare cibo, se ne hanno in eccesso, o prendere cibo se ne hanno bisogno. Salah, un cittadino del Bahrein, ha detto che l’idea dovrebbe essere attuata in Bahrain!
Festa per i senzatetto al posto del matrimonio
Nel 2013, Carol e Willie Fowler di Atlanta erano in fermento per organizzare un grande matrimonio per la figlia Tamara. A soli quaranta giorni dalla data, però, Tamara ha deciso di annullare il matrimonio. Visto che il ristorante era ormai stato prenotato, la sua famiglia ha deciso di fare la festa in ogni caso, e hanno contattato l’organizzazione Hosea Feed the Hungry & Homeless per invitare le persone senza fissa dimora a prendere parte al pranzo. 200 persone senza fissa dimora sono quindi state accolte in un ristorante di lusso, con intrattenimento e quattro ricche pietanze nel menu.
Messaggi artistici e di design
Creare cartelli artistici per gli homeless fa parte di un progetto artistico avviato da Kenji Nakayama and Christopher Hope nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla povertà e sulla vita dei senza fissa dimora intorno alla zona di Boston. Il concetto alla base del progetto in corso è lo scambio. I due artisti si avvicinano ai senzatetto per le strade e propongono uno scambio dei cartelli sui quali di solito viene trascritto il breve messaggio originale. Nakayama e Hope offrono 10 dollari e creano cartelli dipinti a mano per ogni persona che incontrano. Le scritte sono luminose e colorate, nel tentativo di attirare l’attenzione dei passanti, e riportano tutti lo stesso testo che i senzatetto avevano posto sui loro cartelli di cartone, inclusi eventuali errori di ortografia e gli errori grammaticali.
Store di abiti take away
Per aiutare i senzatetto, M&C Saatchi Abel and the Haven Night Shelter Welfare Organization hanno istituito una sorta di pop-up store lungo le strade di Città del Capo, con esposizione di abiti e scarpe che i senzatetto possono scegliere e prendere direttamente. Composti da scatole di cartone, alcuni di questi display hanno fori in modo che i passanti possano appendere i loro vestiti non più indossati, o mai indossati. In genere questi negozi lungo la strada rendono più facile per le persone a donare e aiutare coloro che sono meno fortunati.
Tintoria gratis per i disoccupati
Alcune tintorie negli Stati Uniti offrono i loro servizi a costo zero per i clienti disoccupati che hanno bisogno del loro vestito pulito per un colloquio. Tutto è iniziato nella tintoria Upper East Side dry cleaner First Professional Cleaners di Carlos Vasquez. Un cartello scritto a mano annunciava: “Se siete disoccupati e avete bisogno di un abito pulito per un colloquio, noi lo puliamo gratuitamente“. Elite Cleaners a Minneapolis ha anche generosamente seguito questo esempio. Il proprietario Don Chapman ha donato i suoi servizi a 2000 disoccupati – un’offerta che gli è costeta $ 32.000.
La Bicicloteca
Mentre vi trovate per le vie labirintiche di Sao Paulo potreste incontrare Robson Mendonça e la sua bicicletta rossa, una bicicletta davvero speciale. Questa Bicicloteca è una vera e propria “biblioteca in bicicletta“, è dotata di ripiani che ospitano oltre 300 opere. Alla Bicicloteca, frutto del lavoro di un ex operaio edile che ha trascorso un decennio per la strada, possono essere presi in prestito libri anche dalle persone che non hanno accesso alle biblioteche. Tutti i libri sono stati donati da individui e organizzazioni. Ci sono anche alcuni libri in Braille. Non c’è nessuna burocrazia necessaria per ottenere il prestito dalla biblioteca; il servizio si basa sulla fiducia e sull’onestà dei suoi utenti per la restituizione dei libri.
Il barbiere che si fa pagare in abbracci
Anthony Cymerys è un vero buon samaritano. Negli ultimi 25 anni, l’uomo conosciuto come Joe the Barber (Joe il barbiere) ha offerto ai senzatetto in Hartford (CT) tagli di capelli in cambio di abbracci. Cymerys ha iniziato ad offrire i suoi servizi di barbiere ai meno fortunati nel 1988, dopo aver ascoltato una predica sui senzatetto. Lui era appena andato in pensione, ma le parole che aveva sentito in chiesa erano state di una tale ispirazione, che ha preparato i suoi strumenti per andare alla ricerca di persone che avevano bisogno dei suoi servizi. In principio, ha aiutato le persone in rifugi e in case di riposo. Ora, ogni mercoledì, Bushnell Park si riempie di persone senza fissa dimora che sono in attesa di un taglio di capelli rilassante, di una spuntatina alla barba e di un massaggio del viso che il generoso 82enne Joe riserva a coloro che hanno più bisogno. Tutto in cambio di un abbraccio.
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