Giornata di incontri formali ed europei, oggi, per la presidentessa del Consiglio, Giorgia Meloni. A Bruxelles, la prima premier donna della storia della Repubblica italiana, ha prima incontrato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, per un pranzo, poi ha visto la presidentessa del Parlamento europeo, Roberta Metsola, la presidentessa della Commissione, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.
Con l’ex capo di governo italiano, Meloni ha affrontato gli argomenti del momento come il Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’energia, ma anche la guerra in Ucraina, mentre la succeditrice di David Sassoli ha ricordato alla premier l’importanza di restare uniti in momenti come questo. Poi, ancora, in un video, la leader di Fratelli d’Italia, si è detta contenta di aver scelto Bruxelles come prima visita internazionale, anche se ha dovuto aspettare la politica tedesca prima dell’incontro a palazzo Berlaymont. In conclusione, la visita al Consiglio Ue.
Un tour di Bruxelles come prima visita internazionale nelle vesti di presidentessa del Consiglio dei ministri: così ha deciso Giorgia Meloni e così ha fatto. La prima premier donna della storia della Repubblica italiana, oggi, era attesa nella capitale belga per un giro di incontri con le più alte cariche dell’Unione europea. Meeting formali in cui è stata accompagnata dal ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, già eurodeputato e co-presidente, assieme a lei, del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, l’Ecr.
La prima tappa della succeditrice di Mario Draghi a Palazzo Chigi è stata un pranzo con il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, anche lui un ex capo di governo italiano. La location scelta per l’incontro è stata la residenza dell’ambasciatore all’Unione europea, Piero Benassi, nei pressi del Bois de la Cambre.
In un clima piacevole e doveroso, come definito da alcune fonti, si sono affrontati diversi temi: dal Pnrr, che l’esecutivo vorrebbe rinegoziare in alcune sue parti, all’energia. Ma c’è stata anche l’occasione per parlare della guerra in Ucraina e delle nuove regole europee in materia di conti pubblici.
Poi è stato il turno della visita alla presidentessa del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in cui si è parlato principalmente in italiano e le due politiche si sono chiamate per nome per tutto il tempo, hanno rivelato ancora delle fonti.
Anche qui, gli argomenti trattati sono stati gli stessi, come ha scritto la stessa politica maltese su Twitter al termine del vertice con Meloni, e come ha ribadito ai giornalisti. La numero uno di Strasburgo ha spiegato “come siamo totalmente allineate sull’Ucraina. Continuiamo ad essere saldi sulle sanzioni e unite nel riaffermare il nostro sostegno per Kiev” e poi ha ricordato alla nostra premier quanto è importante che “l’Italia resti al centro dell’Ue e dell’Europa“, ma anche adottare quanto prima i pacchetti RePowererEu e il cambiamento climatico (Fit for 55). La premier è stata anche invitata a intervenire alla plenaria del Parlamento europeo.
“Sono molto contenta della nostra discussione”, ha detto ancora Metsola. E dello stesso avviso è anche la leader di Fratelli d’Italia che, in un video diffuso dal Parlamento europeo, ha sottolineato la sua gioia per “aver scelto di venire qui per la mia prima visita internazionale”. Meloni ha anche specificato che domani sarà impegnata in Consiglio dei ministri “perché stiamo correndo contro il tempo per la legge di bilancio”. In uno spezzone tagliato, la premier ha detto anche “che siamo in una situazione difficilissima“.
Di tempo, però, Meloni ne ha perso un po’ a Bruxelles. Il suo terzo incontro della giornata, quello con la presidentessa della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella sede di palazzo Berlaymont è stato posticipato di almeno mezz’ora a causa di un ritardo della politica tedesca, in rientro da Berlino con un volo che ha avuto dei problemi a causa della nebbia.
Infine l’ultimo incontro con il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, che ha atteso la premier all’Europa Building, sotto la Lanterna, come d’uso.
Meloni, prima della sua cena di lavoro con il presidente del Consiglio Ue, ha parlato in conferenza stampa spiegando come è stata la sua giornata di visite in Europa. “Ho voluto organizzare qui a Bruxelles la prima visita istituzionale del governo italiano fuori dai confini nazionali: volevo dare il segnale che ho portato di una Italia che vuole partecipare, collaborare, difendere il proprio interesse nazionale e farlo all’interno della dimensione europea, cercando le soluzioni migliori per le grandi sfide che stiamo affrontando“, ha iniziato la presidentessa del Consiglio.
La presidentessa del Consiglio ha ripercorso le tappe a Bruxelles affermando che conosceva già Metsola e Gentiloni, ma non gli altri due interlocutori. “Mi pare che anche dal punto di vista personale e umano si sia creata una interlocuzione molto franca e positiva. Sono contenta di come è andata questa giornata, nella quale ho portato il punto di vista italiano su alcune delle questioni che dobbiamo affrontare“.
Di cosa si è parlato già si sa, ma la leader di FdI ha precisato meglio che si è discusso di come spendere “le risorse del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, di come a fronte delle necessità che ci sono, con l’aumento dei costi delle materie prime e l’inflazione, riuscire a lavorare insieme e implementare il Pnrr in maniera tale che le risorse possano effettivamente arrivare a terra“, mentre con Michel si ragionerà “sulle grandi priorità e qui torno alla questione energetica“.
Non solo, però, perché Meloni, ha proseguito, ha portato “il punto di vista italiano su alcune grandi questioni che dobbiamo affrontare, la crisi in Ucraina e il domino di conseguenze che produce“. E chiaramente si è parlato anche di “come dare il prima possibile concretezza ad una soluzione europea sul tema dell’aumento dei costi dell’energia, di un tetto al prezzo del gas che si è discusso in queste settimane, nell’ultima riunione del Consiglio Europeo che ha fatto dei passi avanti“, cui vanno fatte seguire “nel minor tempo possibile soluzioni concrete“.
Sul fronte migranti, poi, la posizione dell’Italia è quella “per cui la priorità diventa una priorità già prevista nelle normative europee, che è la difesa dei confini esterni“. Certo, ha precisato, “è una materia molto delicata e importante sulla quale ho trovato orecchie disponibili all’ascolto. Abbiamo parlato anche di tante altre materie, dalla difesa dai nostri prodotti alimentari di eccellenza in poi“.
“Vedere e parlare, qui a Bruxelles, direttamente con le persone può aiutare a smontare una narrativa che è stata fatta sulla sottoscritta e sul governo italiano. Non siamo dei marziani, ma persone in carne e ossa che spiegano le loro posizioni“, ha detto ancora Meloni prima di concludere che anche dall’altra parte, appunto, c’è stata voglia di ascoltare. “Poi ovviamente questo è un primo incontro: da questo nasceranno una serie di dossier molto concreti sulle varie materie“.
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