Come ogni settimana, si avvicina il monitoraggio dei colori delle Regioni, previsto per domani. Sono diverse le Regioni che si apprestano a cambiare colore, sulla base dei dati settimanali e della variazione dell’indice di contagio RT. In attesa della nuova ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, le Regioni analizzano i dati e fanno previsioni sulle fasce di colore. A Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Campania, Puglia, attualmente in zona rossa, potrebbe aggiungersi anche la Valle d’Aosta. Rimane in bilico il Lazio che potrebbe tornare in fascia arancione.
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La Valle d’Aosta passa in zona rossa: l’indice Rt supera la soglia
Con oltre 270 nuovi positivi ogni 100mila abitanti, la Valle d’Aosta supera la soglia prevista e passa in zona rossa da lunedì prossimo. Attesa per domani l’ordinanza del Ministro Speranza, ma il lockdown è ormai dato per scontato. In bilico tra arancione e rosso anche la Calabria, il cui indice RT è tuttavia in lieve calo. Si attendono per domani i dati ufficiali del monitoraggio settimanale.
Anche la Toscana rischia il lockdown
Tra le Regioni a rischio zona rossa, c’è anche la Toscana, dove l’incidenza di contagio viaggia intorno ai 250 casi settimanali per 100mila abitanti, dunque a ridosso della soglia oltre la quale scatta automaticamente il lockdown. Ad ogni modo, negli ultimi giorni, sembra che l’andamento dei contagi in Toscana sia in miglioramento: la Regione potrebbe rimanere in zona arancione.
La Lombardia rimane in zona rossa
La Lombardia rimarrà con ogni probabilità in zona rossa fino al 12 aprile, così come Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Marche e Puglia. Infatti, indipendentemente dal valore dell’RT, le regioni citate registrano un numero di nuovi casi ancora sopra la soglia critica dei 250 nuovi positivi ogni 100mila abitanti.
Colori delle Regioni: il Veneto spera nella zona arancione
“Le proiezioni che abbiamo è di un Rt ai limiti della zona arancione e abbiamo una incidenza ancora intorno ai 250 casi ogni 100mila abitanti“, ha commentato il governatore Luca Zaia. Ma la legge prevede che questi parametri debbano rientrare sotto soglia per cambiare zona, quindi “stiamo aspettando con ansia le attribuzione dei parametri“, aggiunge il presidente del Veneto.