Nella vita, come negli affari, una delle prime cose che si fanno quando si incontra qualcuno è salutare. Come ci si saluta nel mondo? Quali sono i gesti che di solito si fanno e le pose che si assumono quando si deve comunicare con una persona appena incontrata? I modi di salutare nel mondo sono moltissimi. In genere, in Italia, si sorride, si va incontro alla persona e, per salutarla, la prima cosa che si fa è stringere la mano. Come funziona nelle altre parti del mondo? Quali sono i modi di salutarsi tipici dei paesi occidentali, di quelli arabi e orientali?
(nella foto: il presidente egiziano Abdel-Fattah el-Sissi bacia Abdullah, re dell’Arabia Saudita)
Parlando in maniera piuttosto generica, la classica stretta di mano in stile occidentale è ancora la forma di saluto accettata come standard nel mondo del business internazionale.
Nel mondo degli affari, per avere rispetto dagli altri bisogna mostrarsi vincenti! In questo può aiutarvi una vigorosa stretta di mano, sicura e senza indugi.
Ed in effetti il motivo per cui è stata privilegiata sembra abbastanza semplice: questo saluto, infatti, comunica un messaggio forte su di voi e la “prima impressione” è sempre quella più importante quando si parla di affari.
Tuttavia, il modo in cui viene eseguita la stretta di mano varia da paese a paese. E non è l’unico modo usato. Alcune popolazioni salutano in maniera davvero sorprendente!
Ecco di seguito alcuni modi con i quali si può essere accolti all’estero.
La stretta di mano nel mondo
(Hamid Karzai stringe la mano a Peng Liyuan. Dietro loro: Xi Jinping)
CINA – Anche se la stretta di mano occidentale è accettata, essa viene eseguita con una presa più leggera del solito, accompagnata da un movimento di pompaggio. In genere i cinesi abbassano leggermente i loro occhi in segno di rispetto, quando incontro qualcuno. Fissare negli occhi può essere percepito come un segno di mancanza di rispetto.
GIAPPONE – In Giappone è accettata la stretta di mano ma è spesso accompagnata da una curvatura della schiena ad arco. Come in Cina, la stretta di mano è caratterizzata da tanta leggerezza. Consiglio: se ricevete un saluto con un inchino, rispondete inchinandovi gentilmente.
RUSSIA – In Russia di solito si usa la stretta di mano vigorosa, quando si incontra un ospite. Se si ha conoscenza precedente non stupitevi se il saluto include un abbraccio. Gli uomini russi abitualmente baciano le guance dei loro ospiti, a prescindere se siano uomini o donne; mentre le donne riservano tale intima confidenza per i loro connazionali, con gli stranieri si limitano semplicemente a stringere la mano con cortesia.
AMERICA LATINA – Le popolazioni latino-americane usano una persistente stretta di mano (circa il doppio del tempo di una stretta di mano negli States) e togliere via troppo presto la stretta viene interpretato come un rifiuto. Gli uomini galanti possono prendere la mano a una donna, e possono “baciare” la parte superiore, sfiorandola con le labbra.
EUROPA – La stretta di mano europea è la classica in stile occidentale, ma c’è da fare una precisazione perchè gli europei orientali e occidentali ri-stringono la mano ogni volta che si spostano da una stanza. Ad esempio, è considerato educato a stringere la mano quando si esce per il pranzo, o quando si torna.
PAESI ARABI – Gli arabi maschi che si conoscono e sono amici si possono abbracciare e baciare a vicenda su entrambe le guance, a seguito di una leggera e persistente stretta di mano. Se sei una donna non-araba in viaggio in un paese arabo, lascia che sia l’uomo a offrire la sua mano, perché alcuni uomini musulmani non stringono la mano alle donne. Al contrario, molte donne d’affari arabe – che spesso si recano in paesi occidentali – non hanno nessun problema a stringere la mano agli uomini e alle donne. Consiglio: lasciate che siamo loro a decidere se offrire la mano per una stretta o no.
Altri tipi di saluti internazionali
(Stirling Mortlock saluta una giovane maori)
HONGI – E’ il tradizionale saluto di benvenuto dei Maori, la popolazione indigena della Nuova Zelanda. Liberamente tradotto come “la condivisione del respiro della vita“, il saluto coinvolge due individui che premono il naso contro quello dell’altro, con delicatezza.
KUNIK – Anche conosciuto come bacio eschimese, il kunik della cultura Inuit è molto simile all’Hongi. E ‘un saluto che di solito è fatto solo in famiglia e tra persone care. Si fa premendo il naso e il labbro superiore contro la persona di fronte. Nel fare questo, una leggera annusata del volto è un segno di grande affetto.
SOGI – Un altro saluto simile all’Hongi e al Kunik è il Sogi, il saluto tradizionale della piccola isola polinesiana di Tuvalu. Il saluto si pratica premendo saldamente il naso proprio contro il naso dell’altra persona, inspirando profondamente allo stesso tempo.
BACIARE CON IL NASO – Gli uomini del Sultanato dell’Oman si salutano premendo i loro nasi ripetutamente, come se fossero dei piccoli baci.
BATTITO DI MANI – In Zimbabwe si usa battere le mani per salutare. Gli uomini battono le mani tenendole piatte, mentre le donne tradizionalmente applaudono con le loro mani a coppa. Pochi applausi rapidi possono anche significare “grazie”.
SALAM – Questo tradizionale saluto, in Malesia, si effettua come una semplice stretta di mano, ma prevede l’uso di entrambe le mani. Le due persone che si salutano si afferrano leggermente entrambe le mani per poi portarle a riposo, con i palmi verso il basso, sul proprio petto. Il gesto simboleggia la buona volontà e l’accoglienza dell’altra persona con cuore aperto.
PRESSARE I POLLICI – Il saluto tradizionale in Zambia, per dire ciao, si pratica premendo gentilmente i pollici della persona incontrata.
PREGARE – In Thailandia si saluta posizionando entrambe le mani, unite come in preghiera, all’altezza del petto. Il tutto viene poi accompagnato da un leggero inchino. Un saluto molto simile è il Sungkem, variazione praticata sull’isola indonesiana di Java. Le persone stringono le mani all’altezza della vita mentre si inchinano in segno di profondo rispetto e saluti.
MOSTRARE LA LINGUA – In Tibet ci si saluta mostrando la lingua per dare il benvenuto. Secondo la tradizione, infatti, per mostrare di non essere l’incarnazione del cattivo Lang Darma, re malvagio del nono secolo, noto per la sua lingua nera, la gente cominciò ad andare in giro mostrando la propria lingua.
SPUTARE – La sacra usanza, unica nel suo genere, di sputare per salutare (ma anche come buon augurio, e per mostrare affetto), è della tribù Masai che vive tra Kenya e Tanzania. Sputare verso l’altro è un segno di enorme rispetto.
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