[videoplatform code=”1393242155917530b302bdfca9″]
Quando si parla di evasione fiscale si tende a pensare che si tratti di un fenomeno globale che non tocca da vicino i comuni cittadini, argomento tutt’al più di competenza della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate. I fatti hanno dimostrato, però, che non è solo la grande evasione (di quelli che portano i soldi alle Cayman) a rovinare il Paese, ma anche e forse soprattutto la piccola evasione di professionisti ed esercizi commerciali. Per capirci, di quelli che non rilasciano fattura o scontrino fiscale: è possibile per un cittadino denunciare i fenomeni di evasione fiscale? E soprattutto è possibile denunciare in forma anonima?
Sgombriamo il campo da ogni dubbio: dal 2012 non è più possibile rivolgersi ai canali ufficiali per denunciare in forma anonima, ‘merito’ di una modifica contenuta nel decreto semplificazione fiscale varato dal Parlamento lo scorso anno durante il governo Monti. In sostanza il comma 8 dell’articolo 8 del provvedimento, relativo alle delazioni fiscali, è stato infatti modificato per imporre a chiunque segnali presunti evasori l’obbligo di fornire i propri dati identificativi alla Guardia di Finanza o all’Agenzia delle Entrate. Perché è stato fatto? Per evitare un fenomeno evidente di boom di segnalazioni spesso dovute ad astio personale più che a fondate rivendicazioni. La segnalazione non anonima evita così il malcostume di indicare alle autorità persone che magari non c’entrano nulla con l’evasione fiscale ma che per un motivo o l’altro meritano l’antipatia di qualcuno.
La credibilità del sistema di controllo ne guadagna ma, detto questo, è ancora possibile inoltrare le proprie segnalazioni in forma anonima, con l’unica differenza che queste non produrranno come effetto automatico l’attivazione del controllo ma saranno appuntate dalla Finanza per eventuali controlli futuri (soprattutto nel caso di molteplici segnalazioni dello stesso contribuente o attività commerciale. Le denunce anonime non vengono automaticamente scartate per vizio di forma ma non servono a far scattare le verifiche. Buona norma, comunque, imporrebbe sempre e comunque di indicare le proprie generalità quando si effettua una denuncia così importante. Vediamo ora quali sono gli strumenti effettivi per inoltrare una denuncia per evasione fiscale.
Le denunce
Denuncia telefonica al 117: si tratta di un numero gratuito di pubblica utilità, operante 24 ore su 24, realizzato con lo scopo di instaurare un rapporto diretto tra la Guardia di Finanza e i cittadini. Per quanto riguarda le violazioni amministrative, come appunto il mancato rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale, l’operatore potrà procedere alla immediata verbalizzazione dell’illecito soltanto aspettando la pattuglia sul posto. In caso contrario, verranno acquisite tutte le informazioni necessarie e il segnalante sarà invitato a presentarsi presso il Reparto del Corpo più vicino per la necessaria formalizzazione. Come evidente, in questa forma non è possibile garantire il proprio anonimato, ma esiste anche un secondo canale di denuncia.
Denuncia tramite modulo: la Guardia di Finanza ha approntato un modulo specifico per ogni tipologia di esposto o segnalazione, incluso il mancato rilascio del documento fiscale (nello specifico, fattura, ricevuta fiscale o scontrino fiscale). E’ possibile scaricare il modulo per la denuncia di evasione fiscale, che poi dovrà essere compilato e consegnato alle centrali operative. Anche nel modello cartaceo è necessario indicare le proprie generalità ma, come evidente, in questo caso chi non volesse ‘scoprirsi’ potrebbe evitare di scrivere il proprio nome e cognome e consegnare comunque il documento agli sportelli. Starà poi all’operatore accettare o meno la segnalazione in forma anonima (e di regola, lo diciamo, il responso è negativo).