Diventare arbitro CSI, ovvero un arbitro del Centro Sportivo Italiano, è semplice, gratuito e non serve nessuna particolare attitudine allo sport se non quella di amare lo sport. Il CSI è un’organizzazione nazionale senza scopo di lucro e solitamente fondata sul volontariato. Si tratta di un’organizzazione che promuove lo sport come valore sociale. Qui vi spiegheremo come diventare arbitro CSI. Il CSI è riconosciuto dal Coni e dallo Stato italiano ed è la più antica associazione polisportiva attiva in Italia, fondata nel 1944 su iniziativa della Gioventù italiana di Azione Cattolica.
A livello nazionale, regionale e provinciale, il CSI organizza annualmente campionati, tornei e gran premi di decine di sport, partendo dalle categorie giovanili fino alle categorie per adulti.
Corsi per arbitro CSI
I corsi per diventare arbitro CSI vengono tenuti dai comitati provinciali. Per diventare arbitro CSI basta avere 16 anni, e non c’è un limite d’ età. Ovviamente si consiglia ad un ragazzo giovane di fare il corso FIGC, e poi successivamente di entrare nel CSI.
Un’ altra cosa da tener conto è che si può diventare arbitro CSI, anche se siete incorsi nel ritiro tessera AIA. Si parte dalla presentazione dell’arbitro CSI, insegnando poi quali sono i modi giusti di comunicare, cos’è lo stress anche in questo ambito, qual è la tecnica di spostamento sul campo da gioco e spiegando, naturalmente, il regolamento. Può diventare arbitro CSI qualunque tesserato CSI. Dopo il corso, bisogna superare un esame di abilitazione che permette di conseguire la qualifica di arbitro ufficiale CSI, l’iscrizione all’Albo e il kit arbitrale (regolamento, fischietto e divisa). L’esame finale è diviso in scritto e orale.
In definitiva, queste sono la aree che vengono toccate duranti i corsi: associativa, psico-pedagogica, tecnica, sanitaria, con lezioni pratiche direttamente in campo, in affiancamento agli arbitri Csi durante le partite di campionato.
Arbitro CSI, una missione
L’arbitro CSI ha come obiettivo primario la salvaguardia del gioco. Gli obiettivi educati e formativi che il CSI si pone sono perfettamente inquadrati nel contesto di uno sport organizzato, con la sola differenza che il risultato non è il fine, ma il mezzo per misure le proprie capacità e il proprio percorso di crescita.
Trattandosi di un gioco serio, anche l’arbitro deve essere serio. Ovvero ponderato, attento e cosciente dei propri doveri e compiti. Deve rispettare e far rispettare le regole. Deve formarsi costantemente, partecipare alla vita associativa, curare il proprio stato di forma fisica e alimentare, essere puntuale, avere il senso del limite. L’arbitro CSI è prima di tutto un educatore, che quindi mette rispetto ed etica davanti a tutto.
Ufficiali di gara
Gli ufficiali di gara del CSI si dividono in due macro categorie: arbitri e giudici in attività e arbitri giudici tutor (direttori di gara ancora in attività oppure non più in attività). Agli ufficiali di gara possono essere riconosciute specifiche qualifiche: assistenti, osservatori, segnapunti, cronometristi.
La qualifica di Arbitro o Giudice del CSI come ‘aspirante’ si acquisisce dopo la frequenza, con esito positivo, di un Corso organizzato o autorizzato dalla Snes; il passaggio a ‘effettivo’ avviene, su decisione della Commissione arbitri e giudici del comitato di appartenenza, dopo un congruo periodo di prova, di solito coincidente con un anno sportivo.
Referto di gara e divisa
Gli Ufficiali di gara del CSI, a conclusione della gara o della manifestazione, devono compilare il referto, il rapporto o la relazione previsti e consegnare i documenti al competente organo del CSInei termini e nelle modalità previste. Se ci; non avviene, si incorre in una grave infrazione disciplinare.
Chi svolge il ruolo durante una manifestazione sportive deve indossare la divisa ufficiale del CSI, con il relativo distintivo. Chi non indossa la divisa, è tenuto comunque ad avere il distintivo. Ufficiali, giudici e arbitri ricevono il rimborso spese di quelle sostenute nonché una diaria arbitrale. Per le gare nazionali, è previsto soltanto il rimborso delle spese.
Gli sport del CSI
Il CSI ha convenzioni con la maggior parte delle Federazioni sportive: pallavolo, pallacanestro, ciclismo, nuoto, atletica leggera, judo lotta karate arti marziali, tennis, ginnastica, wushu Kung Fu, tennistavolo, badminton, cricket, pesi, sport d’orientamento, biliardo sportivo, palla tamburello, sport per disabili. E accordi di collaborazione con Lega Pro (Lega Italiana Calcio Professionistico), Lega Serie A (Lega Nazionale Professionisti Serie A), Lega Pallavolo Serie A Femminile e Fondazione Museo del Calcio.
A livello provinciale, regionale e nazionale, il CSI organizza annualmente campionati a squadre di calcio a 11, calcio a 7, calcio a 5, pallavolo, pallacanestro e dodgeball. E tanti sport individuali, praticamente tutti, dallo sci alla corsa campestre, dall’aeromodellismo al burraco.