Concluso l’incontro andato in scena a Palazzo Chigi tra Olaf Scholz e Giorgia Meloni. Sul tavolo la cooperazione tra i due paesi e una nuova riforma al Patto di stabilità.
Serve un nuovo patto di stabilità, ha detto Giorgia Meloni in conferenza stampa. La premier, a margine dell’incontro con Olaf Scholz, ha parlato alla stampa facendo una sintesi del bilaterale tenutosi a Palazzo Chigi. Il cancelliere tedesco è stato accolto dal picchetto d’onore, poi il colloquio, intorno alle 13. Tanti i temi trattati, tra cui anche i migranti: “Servono maggiori attenzioni ai paesi esposti”. Domenica insieme al leader olandese Mark Rutte e alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen la premier volerà nuovamente in Tunisia, per trattare il tema migranti: “Importante segnale la presenza di altri due capi di governo”.
Rafforzare l’unione tra i paesi e la collaborazione, con un piano d’azione Italia-Germania e la necessità di un nuovo patto di stabilità. Questi ma anche altri temi trattati dai due capi di governo, tedeschi e italiani, a colloquio nella giornata di oggi a Roma. Olaf Scholz ha raggiunto la Capitale in mattinata ed è stato accolto a Palazzo Chigi dal picchetto d’onore.
Alle 13, sempre alla sede del governo, il Olaf Scholz e Giorgia Meloni si sono trattenuti per un bilaterale al termine del quale entrambi sono intervenuti in una conferenza stampa congiunta.
La premier ha ricordato la volontà di intensificare il dialogo con la Germania, e che servirà un Piano d’Azione tra i due paesi. A tal proposito, l’intesa sarebbe praticamente già stata raggiunta, mentre entro fine anno si terrà un vertice intergovernativo in Germania. Anche il cancelliere ha ricambiato l’ottimismo dell’incontro, parlando di un‘Italia “amica e affidabile“. In vari ambiti, tra Nato, G7 e G20, le varie collaborazioni con Roma procedono senza intoppi dice Scholz, il quale dice di trovarsi d’accordo con Meloni, sulla sente di poter fare affidamento.
Proprio la premier, tornando sul Patto di stabilità – che con la nuova riforma consiste nell’accordo tra gli stati membri di mantenere un rapporto tra Spesa annuale in deficit e PIL al 3% e un rapporto tra Debito pubblico e PIL al 60% – afferma di aspettare un nuovo rinnovamento che sostenga la crescita. Cita la competitività europea la leader del governo, che necessita sostegno e visione: “È importante che ci siano regole fiscali flessibili”.
Dopo la recente visita, Giorgia Meloni ha annunciato di doversi recare nuovamente in Tunisia. Insieme a Ursula von der Leyen e Mark Rutte, nella giornata di domenica dunque nuova tappa a Tunisi, in modo da aprire un piano europeo di sostegni al “paese in difficoltà”. Paese che rimane per l’Italia di cruciale importanza, considerando che al momento dalla Tunisia sono in partenza la maggior parte dei migranti – più della Libia in queste settimane -.
In conferenza Meloni ha affermato che fondamentale sarà che tutte le parti siano aperte, e che questo viaggio può facilitare le contrattazioni. L’Ue gioca un ruolo importante “non secondario” ha detto la premier, che si ritiene soddisfatta dalla presenza di altri due capi di governo: “Un segnale importante“.
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