Oggi vediamo come fare il compost in casa, una pratica doppiamente utile in termini ecologici visto che non solo consente di ridurre la quantità di rifiuti prodotti e da destinare quindi ai vari bidoni della raccolta differenziata, ma anche di produrre del concime buono per le piante che si ha fuori il balcone o l’orto personale. Fare il compost in casa non richiede grandi costi in termini economici, ma solo un po’ di accortezza nei rifiuti da inserire, e di pazienza per l’attesa affinché il risultato finale sia finalmente riutilizzabile. Ma il risultato finale vale la pena di questo sforzo.
Come fare il compost in casa: le istruzioni passo dopo passo
Il primo passo per fare il compost in casa è ovviamente procurarsi una compostiera, un semplice contenitore la cui dimensione può variare in base alla quantità di rifiuti prodotti: è possibile acquistarlo anche sul web a prezzi modici, generalmente compresi tra i 40 e i 70 euro. Importante poi è la scelta del luogo in cui posizionare la compostiera, che non deve essere in una parte della casa esposta direttamente ai raggi solari, così come è anche da evitare anche un luogo eccessivamente umido. Inoltre il terreno su cui si poggia la compostiera deve essere asciutto e pianeggiante.
Non tutti i rifiuti sono adatti al compost, e gli esperti consigliano di mettere solo determinati tipi di rifiuti organici, ovvero verdure, carta di giornali, bustine del te, foglie, erba e rifiuti vari da giardino. Al contrario non vanno inserite nella compostiera latticini, verdure cotte, plastica o fazzoletti usati. Come si deve fare il compost? La proporzione da seguire per realizzare un buon concime è la seguente: 50 per cento foglie, rami e residui da giardino, e un’altra metà di rifiuti prodotti in casa, come la carta e gli scarti di frutta e verdura. Dopo che tutti gli ingredienti del compost sono stati inseriti nel contenitore bisogna attendere almeno una o due settimane affinché il processo di decomposizione dei rifiuti faccia il suo corso: inizialmente si avverte un senso di calore, segno che il compostaggio è cominciato, ma sarà pronto per essere utilizzato quando il colore del prodotto sarà scuro e uniforme, e a quel punto potrà essere mescolato insieme alla terra delle nostre piante. Il tempo stimato di attesa è alquanto variabile, ma generalmente bisogna attendere almeno un mese e mezzo come minimo.
Fare il compost in casa senza compostiera
Si può fare il compost in casa senza compostiera? Se vogliamo ulteriormente risparmiare è possibile costruire una compostiera fai-da-te acquistando un comune bidone in plastica con il coperchio, praticando dei fori tutto intorno alle pareti mediante un trapano o sfruttando la punta di un coltello, in modo tale che vi sia il giusto ricircolo dell’aria per il contenuto all’interno, garantendo così le corrette condizioni di umidità. Per il resto non bisogna fare altro che seguire i vari passaggi precedentemente descritti per ottenere il proprio concime fatto in casa.
Fare il compost sul balcone
Con le dovute precauzioni è possibile fare il compost sul balcone, magari iniziando con piccole quantità, sfruttando gli scarti di frutta e verdura cruda e le foglie secche raccolte durante la pulizia delle piante del balcone, da inserire in un vecchio secchio da pittura da 15 litri, purché sia ben lavato e munito di coperchio non ermetico, oppure in una cassetta di legno sufficientemente alta da permettere la stratificazione degli scarti organici, o ancora un cilindro realizzato con una rete a maglie non troppo larghe, da porre su una cassetta da frutta in cui vi sia uno strato di terra di 15 centimetri. In tutti questi casi la proporzione corretta tra tra rifiuti e terriccio è di 3:1. Un trucco per accelerare il processo di compostaggio è di mettere nei lombrichi nel terriccio, tenendo coperta la compostiera fai-da-te con uno straccio umido. Il compost non deve essere secco né eccessivamente umido, pertanto bisogna sempre fare attenzione agli eccessi di acqua oppure alle problematiche legate al caldo come i moscerini da frutta, tenendo sempre a mente la corretta proporzione di rifiuti e terriccio.
Fare il compost in appartamento
Fare il compost in appartamento generalmente è poco consigliato a causa dei cattivi odori derivanti dal processo di compostaggio senza il contatto diretto con il suolo, tuttavia non è affatto impresa proibitiva: il segreto è acquistare un secchio appositamente studiato per questo scopo come il Bokashi, nome di un fertilizzante di altissima qualità tipico della tradizione giapponese. Il secchio è dotato di un rubinetto per lo spurgo del liquido in eccesso, ha un coperchio interno per schiacciare i rifiuti e un altro esterno per garantire il miglior isolamento, e i costi sono in linea con quelli delle compostiere standard. Dunque fare compost in appartamento è assolutamente possibile, anche in un piccolo spazio abitativo.