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Categories: Motori

Come funziona il controllo elettronico di trazione: addio sgommate

Chi guida un’auto molto vecchia o ha la patente da parecchi anni conosce bene il problema del pattinamento delle ruote. Quando si accelera in modo eccessivo rispetto all’aderenza che il fondo stradale può garantire (ad esempio perché è bagnato), le ruote motrici slittano. E’ la classica “sgommata”. Fa molta scena ma è terribilmente dispendioso e inutile, perché non ci muoviamo ma consumiamo carburante e gomme. Se poi questo accade in curva, rischiamo anche l’uscita di strada. Fortunatamente da alcuni anni abbiamo un amico che ci aiuta: il controllo elettronico di trazione. Vediamo come funziona.

Questo sistema ha molti nomi diversi, tutte sigle inglesi. Quella più diffusa e arrivata per prima è TCS, Traction Control System, appunto sistema di controllo trazione. Poi ogni costruttore ha la sua: ASR, TRC, ASC, TCP. Il significato e il funzionamento è sempre il medesimo.
I primi dispositivi elettronici con questa funzione furono sperimentati su alcuni modelli della General Motors nei primi anni ’70. Ma si deve attendere il 1987 per vedere un sistema simile a quello oggi universalmente in uso. Fu sempre la Bosch ad essere pioniera in questo campo, così come fu per l’ABS (a questo link i dettagli) e per l’ESP.

IL FUNZIONAMENTO
Infatti il TCS funziona in modo molto simile all’ABS e ne condivide i componenti. Al contrario dell’ABS, che vigila sulla frenata, il TCS tiene d’occhio l’accelerazione. Se la centralina rileva una perdita di aderenza da parte di una o più ruote, essa interviene per ripristinarla. Può farlo in diversi modi, a seconda della progettazione o delle necessità. Ad esempio invia un breve impulso al freno della ruota che sta pattinando; oppure agisce direttamente sul motore, riducendo l’afflusso di carburante ad uno o più cilindri; o anche agisce come un differenziale elettronico (oggi questi sistemi sono spesso integrati), togliendo la coppia motrice in eccesso alle ruote che slittano e trasferendola alle altre; questo è più diffuso nelle auto a trazione integrale; in alcuni casi, quando l’auto è dotata di acceleratore elettronico, viene direttamente chiusa la valvola a farfalla, interrompendo l’erogazione della potenza.

I VANTAGGI
In tutti i casi il risultato è lo stesso: la ruota che prima pattinava si trova a girare ad una velocità inferiore, quindi smette di pattinare. In questo modo tutta la coppia motrice erogata viene trasmessa al suolo, consentendo all’auto di muoversi alla velocità adatta per le condizioni del fondo stradale.
La situazione più frequente è quella della partenza, quando si preme con violenza il pedale dell’acceleratore. In questo caso la perdita d’aderenza, oltre a rendere l’auto più lenta a partire, in un’auto a trazione anteriore compromette anche la direzionalità, perché ci troviamo senza controllo sulle ruote sterzanti. E questo può diventare pericoloso. Va da sè che in caso di asfalto bagnato il TCS diventa il nostro migliore amico dopo l’ABS.

Anche nelle curve i vantaggi sono evidenti. Se acceleriamo troppo forte (magari perché è inserita una marcia troppo bassa) e troppo presto, il pattinamento può farci andare dritti se l’auto ha la trazione anteriore, o in testacoda se la trazione è posteriore. Su una trazione integrale il controllo è migliore ma non significa che il problema non esista: semplicemente il limite si sposta molto più in avanti, ad una velocità dove ci troviamo di colpo senza controllo su tutte e quattro le ruote. E lì allora la macchina la riprende solo un pilota professionista in gamba, forse.
Ci sono vantaggi anche da un punto di vista delle prestazioni. Infatti il controllo di trazione consente di sfruttare subito tutta la coppia disponibile senza preoccuparsi del pattinamento, ottenendo la maggiore velocità possibile nel minor tempo. Nelle competizioni o nelle supercar stradali avrete magari spesso sentito il termine “Launch Control“: è semplicemente la partenza del veicolo affidata ad un apposito software che opera come abbiamo appena accennato.

QUALCHE PICCOLO SVANTAGGIO
Negli usi quotidiani esiste praticamente una sola situazione in cui il TCS potrebbe creare ostacoli. Cioè la partenza su uno strato spesso di neve o di ghiaccio. Se nessuna delle ruote può trovare aderenza, l’unico risultato del TCS è quello di impedire la partenza. In questi casi è meglio disabilitarlo con l’apposito pulsante; se ancora non ce la fate, non rimane che scendere dalla macchina e prendere le catene dal bagagliaio. Perché nelle situazioni estreme nemmeno i pneumatici invernali riescono a rimediare a questi problemi.

Roberto Speranza

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