Come gestire un attacco di panico in aereo? La paura di volare è molto più diffusa di quanto si possa pensare. E’ provato che l’aereo non è più pericoloso degli altri mezzi di trasporto, eppure spesso il panico può prendere il sopravvento. In questi casi non bisogna temere di porre domande al personale di bordo, se ci allarmiamo per un rumore sospetto o per qualche movimento che ci mette ansia. Di solito il personale di bordo è preparato ad interagire con questo tipo di paure e sa come aiutarci, dandoci tutte le spiegazioni utili a calmarci. Tuttavia, se viviamo un vero e proprio attacco di panico, adoperiamoci per gestire al meglio tutte le sensazioni negative che possiamo provare.
Come riconoscere un attacco di panico
L’attacco di panico è facilmente riconoscibile, perché include una serie di sintomi fisici. Tra questi possiamo ricordare il dolore al petto, che è molto simile a quello che si prova in caso sia in corso un infarto; poi le vertigini, la sensazione di soffocamento, il battito cardiaco accelerato, il respiro affannoso, la sudorazione eccessiva, i tremori e a volte anche nausea o vomito. Nei casi più gravi l’attacco di panico si accompagna ad altri sintomi prettamente psicologici, come la paura di morire, la paura di perdere il controllo, una sensazione di depersonalizzazione e di derealizzazione (come se si stesse guardando la realtà o se stessi dal di fuori).
Come gestire l’ansia
Quando siamo in preda ad un attacco di panico, cerchiamo di respirare profondamente, anche per aumentare l’afflusso di ossigeno al cervello. Il respiro deve essere attivato gradualmente, anche per alleviare la sensazione di affaticamento. All’inizio tratteniamo il fiato e poi iniziamo a respirare lentamente con il diaframma. E’ opportuno anche concentrarsi sulle proprie sensazioni, per evitare quel senso di confusione che può sopraggiungere. Soffermiamoci ad analizzare le esperienze e le emozioni, concentrando la nostra attenzione su ciò che sta succedendo. Questo non implica un giudizio o il tentativo di controllarsi: passiamo semplicemente in rassegna ciò che ci sta succedendo.
Possiamo provare ad applicare il rilassamento muscolare progressivo, che si basa sull’alternanza della contrazione e del rilassamento di alcuni gruppi muscolari. Allo stesso tempo con la mente cerchiamo di distrarci, adottando dei piccoli trucchi. Ad esempio possiamo ripetere mentalmente il testo di una canzone che ci piace o possiamo contare in ordine progressivo fino a 100. Ammettiamo a noi stessi di avere paura e convinciamoci che non c’è niente di sbagliato: ignorare la sensazione di ansia o reprimere le emozioni potrebbero far aumentare lo stato d’ansia. Fermiamoci a pensare ad altro, interrompendo il flusso dei pensieri e visualizzando momenti felici della nostra vita.