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Categories: Tecnologia

Come giocare a Tris e Solitario su Google: i nuovi mini-game a disposizione

Forse non tutti sanno che è possibile giocare a Tris e Solitario su Google, senza spostarsi dal motore di ricerca più famoso e utilizzato al mondo. Come è possibile? È solo l’ultima delle funzionalità che Mountain View ha incorporato all’interno del proprio gioiello, con un intento non così apparentemente e spassionatamente distaccato come si potrebbe immaginare, perché in realtà ha un motivo nascosto e profondo molto più significativo. Scopriamo come fare per dilettarsi con questi passatempi che peraltro rischiano di dare il colpo di grazia finale alla produttività. Scopriamone di più.

Per giocare a Tris su Google basta… scrivere Tris nella barra di ricerca. Apparirà immediatamente una piccola finestra appena sotto con la possibilità di giocare subito contro il computer. Si potrà scegliere se utilizzare il simbolo X oppure quello O e il gioco è fatto. Come sempre, lo scopo è quello di mettere in fila tre simboli dello stesso tipo in orizzontale, verticale o diagonale. Piccola curiosità: da un paio di prove fatte sembra proprio che l’intelligenza artificiale caschi sempre nel tranello dello spigolo, spigolo adiacente e spigolo opposto al primo con nessuna possibilità di poter recuperare.

E il Solitario? Anche in questo caso basta cercare Solitario, ma c’è da specificare che per il momento è attivo solamente negli USA e arriverà da noi a breve. Sarà proposto lo stesso minigame che si poteva trovare montato di default all’interno dei sistemi operativi di Microsoft dunque con lo scopo di girare le carte e ordinarle man mano in ordine crescente con la possibilità di creare colonne operative miste a fianco. È solo l’ultimo dei minigiochi a disposizione gratuitamente sul sito, avevamo già infatti visto Breakout su Google Immagini così come Pac Man nel Google Doodle. Tutto molto bello, ma ha una spiegazione di fondo da non sottovalutare.

Google sta infatti sempre più diventando contenuto e contenitore invece che solamente motore di ricerca fine a se stesso. Vuole trattenere l’utente al proprio interno invece che accompagnarlo solo per brevi secondi. E così sono stati introdotti strumenti che appaiono in primo piano proprio sotto la finestra di ricerca, come il dizionario per i termini, l’enciclopedia cinematografica per i film (con tanto di elenco cast e correlati senza dimenticare altezze e parentele), classifiche, gironi e risultati dei tornei sportivi, fino allo speed test per la velocità di connessione, la ricerca di viaggi e voli aerei e – negli USA – confronto calorico tra due cibi. Unite a questo il completamento automatico con visualizzazione istantanea che spesso ci conduce in direzioni che non volevamo proprio prendere e capirete bene la strategia possente di Google.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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