Non vogliamo fare i sapientoni, non inventiamo nulla. Questi consigli su come guidare in inverno non sono farina del nostro sacco ma sono stati raccolti da vari professionisti del settore. Chi crede di sapere tutto non saprà che farsene e passerà oltre, chi è abbastanza umile e intelligente da conoscere i propri limiti, potrà trovare qualche informazione utile.
NON METTERSI AL VOLANTE SE SI PUO’ EVITARE
A meno che non dobbiate partecipare ad un rally (ma in tal caso sapreste già perfettamente cosa fare), guidare con il brutto tempo non è per niente divertente e molto pericoloso. Oscurità, nebbia, pioggia, ghiaccio e neve sono nemici implacabili anche per i piloti più esperti. In queste condizioni la cosa più saggia da fare è restare a casa. Se non è possibile, ricorrere ai mezzi pubblici su rotaia (perché gli autobus sono soggetti agli stessi problemi delle auto). Ovvio? Non proprio, a giudicare da quello che accade tutti i giorni.
MAI TRASCURARE LA MANUTENZIONE
A parte la revisione obbligatoria, circolare con l’auto sempre in ordine eviterà situazioni critiche. Se la macchina si guasta improvvisamente e si ferma in una strada stretta quando c’è nebbia, al buio o nevica, si corre un pericolo mortale: quello di venire investiti dai veicoli che arrivano e non vi vedono. Se c’è un guasto elettrico non potete nemmeno lasciare accese le luci di posizione o i lampeggiatori d’emergenza (le quattro frecce, per parlare come si mangia).
Se avete ammortizzatori scarichi e/o gomme troppo consumate, nelle frenate su fondo viscido rischierete fortemente di sbandare; idem nelle curve, i pneumatici non avranno aderenza sufficiente e l’auto si coricherà troppo o tenderà a rimbalzare sullo sconnesso.
Quando si va in officina a fare il tagliando o in altre occasioni, far controllare anche lo stato della batteria. Ci vuole poco ma serve a molto.
La manutenzione di un’auto può essere anche molto costosa e molte persone, soprattutto in questo periodo, non navigano nell’oro. Il problema è che un’auto in cattive condizioni aggrava moltissimo il rischio d’incidente. Torniamo al punto precedente: valutare l’uso del mezzo pubblico.
INDISPENSABILI PNEUMATICI ADATTI
Le catene servono solo quando la neve è estrema. Ma in tutte le altre situazioni niente è all’altezza di un buon treno di pneumatici invernali. Essi mostrano la loro efficacia maggiore quando la temperatura scende sotto i 7 gradi, in qualsiasi condizione meteorologica. E’ la stessa differenza tra il giorno e la notte. A patto che non siano consumati. E’ consigliabile sostituire dei pneumatici invernali se lo spessore del battistrada scende sotto i 4 millimetri (per quelli estivi si può arrivare a 3). Quattro gomme nuove costeranno sempre meno di un carrozziere e del meccanico. O delle cure mediche dopo l’incidente. Se c’è un dopo. Inoltre la pressione non deve essere né troppo bassa (scendendo la gomma ai lati, si chiude il battistrada, aumentando il rischio di aquaplaning), né troppo alta (usura precoce al centro del battistrada)
NON SOTTOVALUTARE LE LUCI
I fari devono essere sempre in perfetta efficienza. Dovete portare sempre in auto delle lampadine di ricambio. Fate pratica nella sostituzione quando siete tranquilli, a casa vostra, in estate, basandovi sul libretto d’uso dell’auto. Ringrazierete voi stessi quando si fulminerà una lampadina al momento “giusto”.
I LIQUIDI NON DEVONO DIVENTARE SOLIDI
Sono finiti i tempi in cui nei serbatoi si metteva qualsiasi schifezza improvvisata. Ci vogliono i liquidi giusti per ogni situazione. L’olio motore deve essere del tipo raccomandato dal costruttore nel libretto di manutenzione. Il liquido di raffreddamento per il radiatore deve essere specifico; non basta aggiungere acqua, ci vuole anche la giusta percentuale di antigelo. Lo svuotamento e il riempimento del circuito è un’operazione da fare in officina.
Anche il liquido per il tergicristallo deve contenere un antigelo. Quelli adatti si trovano ovunque e costano poco, meglio usarli. Poi ogni tanto si deve anche controllare che la vaschetta non sia vuota.
L’ATTREZZATURA DA TENERE NEL BAGAGLIAIO
In inverno è sempre molto consigliabile portare in auto, fra le altre cose: un paio di buoni guanti da lavoro; una torcia elettrica, meglio se a Led (fa una luce migliore e consuma meno la pila); un raschietto per il ghiaccio; cavi per avviare l’auto collegando la batteria a quella di un’altra vettura (mai un furgone o un camion, usano voltaggi diversi); uno spray per sciogliere il ghiaccio dal parabrezza; se le portiere hanno ancora una serratura tradizionale, anche uno spray per sbrinare le serrature.
IL CLIMATIZZATORE NON CONOSCE STAGIONI
L’impianto di climatizzazione è molto utile anche in inverno. Infatti evita l’appannamento dei vetri; è sufficiente impostare una temperatura confortevole (tra i 19 e i 21 gradi) e non inserire il ricircolo, poi lasciarlo lavorare.
VETRI GHIACCIATI, ECCO COSA NON FARE
Se si prevede di lasciare l’auto fuori di notte, è meglio coprire i vetri con un telo. Non si deve lasciare il tergicristallo appoggiato direttamente al vetro, potrebbe “incollarsi” e rompersi. Appoggiarlo al di fuori del telo o usare un cartone.
Se l’auto non era coperta e al mattino si devono sbrinare i vetri, assolutamente non si deve gettare acqua calda sui vetri: lo shock termico rischierebbe di romperli. Si deve andare di raschietto, mentre il motore è acceso e si attende che si riscaldi per poter inserire il climatizzatore; dietro invece si può tranquillamente attivare lo sbrinatore. Attenzione a non incrociare un vigile particolarmente zelante, potrebbe multarvi perché il motore è acceso ad auto ferma. Purtroppo abbiamo una marea di leggi imbecilli.
PIOGGIA: VANNO A SBATTERE I CAMPIONI, FIGURIAMOCI NOI
Visto il Gran Premio del Brasile 2016? Chi pensa di saper controllare la macchina sul bagnato come ha fatto Verstappen è invece un prossimo candidato a schiantarsi come Raikkonen, che pure è un campione del mondo. Un po’ di buon senso: cosa vi fa pensare di essere più bravi di loro? Quando piove si deve andare molto piano. Sopra gli 80 Km/h è elevatissimo il rischio di aquaplaning. La distanza di sicurezza va aumentata di parecchio. Occhi aperti su eventuali pozze, meglio evitarle; senza però fare lo slalom, perché sbandereste. Per questo è necessario andare piano.
NEBBIA: LUCI GIUSTE, ANDARE PIANO E AMPIA DISTANZA
“Ma lo sanno tutti!”. Allora non si spiegano gli innumerevoli incidenti, anche mortali, che avvengono soprattutto in caso di nebbia. Ripetiamo ancora una volta. Ridurre considerevolmente la velocità; dimenticarsi l’esistenza del sorpasso; aumentare la distanza di sicurezza. E’ sbagliatissimo stare addosso a chi ci precede, illudendoci che egli abbia un radar che gli fa vedere quello che noi non vediamo. Sarebbe come farsi guidare da un cieco.
Mai usare gli abbaglianti: la loro luce punta in alto e viene riflessa dalle goccioline in sospensione che formano la nebbia; oltre ad avere il muro della nebbia, avreste il muro della vostra luce riflessa.
I fendinebbia sono utili, appunto, in caso di nebbia fitta, perché puntando in basso dove la nebbia è meno fitta riflettono la luce dei segnali e delle strisce stradali; inoltre consentono agli altri veicoli di avvistarci prima, davanti e dietro.
Però se la nebbia è scarsa o assente, i fendinebbia vanno spenti, perché abbagliano chi arriva dalla parte opposta e da dietro.
NEVE, L’UOVO SOTTO I PEDALI
Le vere manovre per la guida sulla neve sono materia di specifici corsi. Qui ribadiamo solo alcune elementari norme di prudenza. La distanza di sicurezza deve essere moltiplicata di parecchio, la velocità ridottissima. Se potete, fate delle prove in un ampio parcheggio deserto (ammesso di trovarlo), così vi renderete conto di cosa vuol dire frenare sul sapone.
Non bisogna effettuare manovre brusche, né con l’acceleratore, né con i freni, né con lo sterzo. Mantenere ampia distanza e bassa velocità permette appunto di avere il tempo per effettuare manovre dolci.
Se dietro arriva l’imbecille che si crede Sébastien Ogier, lasciatelo passare, che vada a schiantarsi per fatti suoi. Non frenate di colpo perché vi tamponerebbe alla grande, proprio perché è un imbecille, non Ogier.
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