La linea del governo sui flussi migratori, tramite le dichiarazioni di Matteo Piantedosi e Francesco Lollobrigida: “Impedire di partire e di affidarsi ai trafficanti”.
Matteo Piantedosi ha parlato di nuove norme sui migranti: “Impedire che si affidino ai trafficanti“. Le parole del ministro in audizione alla alla Commissione Affari costituzionali, tra rimpatri, accoglienza e ingresso regolare degli stranieri. Urgono politiche dall’Ue, afferma il ministro degli Interni, che risponde alla domanda di un cronista: “Io non scapperei, sono stato educato a pensare cosa posso dare io al Paese“. Intanto Lollobrigida parla di un piano per fare entrare legalmente 500mila migranti, per sostenere l’immigrazione legale.
Tutto il centrodestra ha reagito alla tragedia di Cutro invocando – sbraitano a suon di tweet – l’aiuto dell’Ue. Una linea tenuta da governatori, sindaci, alte cariche e anche da premier e ministri. Nell’audizione alla Commissione Affari costituzionali intanto Matteo Piantedosi ha parlato delle linee del dicastero sulla questione migranti, parlando di interventi sui rimpatri, sull’accoglienza e dei procedimenti per l’ingresso regolare degli stranieri.
Tradotto, rafforzare i canali di ingresso legale, per combattere – secondo il governo – i trafficanti. Hanno destato anche scalpore le dichiarazioni di ieri di Piantedosi in merito al disastro che ha provocato la morte di 64 profughi in seguito al naufragio davanti alla costa calabrese.
“Se lei fosse disperato, cercherebbe di raggiungere l’altra parte del mondo” ha chiesto un cronista a Matteo Piantedosi nella giornata di ieri. Alla domanda del giornalista il ministro ha risposto con un secco no: “Le dico anche il perché. Sono stato educato alla responsabilità, di non chiedermi io cosa mi devo aspettare dal luogo o dal Paese in cui vivo, ma anche quello che posso dare io al Paese“. Tante le critiche al governo in queste ore, successive al disastro di Cutro, anche sul decreto Ong.
Secondo molti infatti, impedire alle navi umanitarie di effettuare i soccorsi in mare sarebbe stata anche una delle cause del naufragio. Su questo punto Piantedosi ha cercato di rassicura, parlando del decreto ormai diventato legge: “Non ha in alcun modo l’obiettivo di impedire i soccorsi, ma che si svolgano in maniera ordinata e coerente con le norme internazionali”. Così il ministro dell’Interno parla della tragedia e invoca allo stop delle pericolose traversate.
Non è mancato infine l’appello all’Ue, che dovrebbe secondo Piantedosi cooperare in sinergia con i Paesi di transito come l’Italia. Bisogna dunque a detta del ministro evitare che chi scappa dalla guerra e dalla povertà si affidi a scafisti e trafficanti di essere umani; urgono dunque politiche dall’Unione Europea.
Accordi multilaterali e bilaterali per sostenere un piano per l’immigrazione legale, che porterebbe a fare entrare legalmente 500mila migranti. E’ la teoria di Francesco Lollobrigida, intervenuto a margine dei suoi incontri a Bruxelles.
Alla stampa il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha detto di voler lavorare sui flussi – seguendo la linea di Piantedsi – e che un piano flussi potrebbe essere l’occasione per chi vuole raggiungere l’Italia in maniera legale e sicura.
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