[didascalia fornitore=”altro”]Pixabay / Primo piano di un gatto arrabbiato[/didascalia]
Come insegnare al gatto a non mordere e graffiare? Generalmente i nostri amici felini hanno un’attitudine pacifica e non sono soliti aggredire gli uomini, tuttavia può capitare che il gatto domestico si rivolti contro il padrone o altri componenti della famiglia, pertanto è sempre bene spiegare al micio gli atteggiamenti corretti da tenere. Possiamo seguire i consigli e i suggerimenti degli esperti di educazione animale per insegnare al gatto a non mordere e graffiare, che vedono innanzitutto approcciarsi alla psicologia del felino per comprendere i motivi di tale atteggiamento, fino ad arrivare ai modi giusti per reagire e prevenire eventuali attacchi.
Prima di vedere come insegnare al gatto a non mordere e graffiare, dobbiamo capire perché il micio è così aggressivo: solitamente i felini domestici che hanno questo tipo di atteggiamento sono cresciuti in solitudine, rimasti orfani della mamma o separati troppo presto, pertanto hanno sviluppato un’indole priva di moderazione, che invece i gatti sviluppano giocando con altri cuccioli. Dunque una prima spiegazione potrebbe essere un gatto troppo giocoso che non sa moderarsi, ma in altri casi potrebbe essere la risultante di stress ed ansia: un gatto nervoso può diventare aggressivo, e a provocargli questo stato di stress potrebbero essere cambiamenti d’ambiente oppure la presenza di sconosciuti volontariamente o involontariamente molesti. Infine un caso più raro, ma non così infrequente, per cui un gatto morde o graffia può derivare da una malattia, per cui sentendosi vulnerabile potrebbe attaccare per difendersi. Anche un gatto anziano può diventare più aggressivo, ma basta semplicemente lasciargli il suo spazio e comportarsi gentilmente per tenerlo tranquillo.
Soprattutto i bambini possono risultare molesti con i loro comportamenti agli animali domestici: oltre a insegnare al gatto a non mordere o graffiare sarebbe opportuno innanzitutto insegnare agli altri come avvicinarsi e ad accarezzare un gatto, che graffiando o mordendo oltretutto può lasciare ferite infette. Passando invece ai comportamenti del micio, non bisogna avere timore di mostrarsi offesi quando esagera giocando: se graffia fare un piccolo strillo e ritirare la mano, poi alzarsi e allontanarsi da lui, serve a fargli capire che il gioco è finito ogni volta che ha questo atteggiamento. Stessa cosa se mordicchia, i gesti di ritiro devono essere lenti ma decisi. In ogni caso se la causa è una mancata abitudine al gioco, per insegnare al gatto a non mordere e graffiare bisogna farlo giocare spesso, anche con oggetti invece che con dita e altre parti del corpo sensibili, facendogli consumare le sue energie.
I segnali per capire se il gatto sta attaccando sono vari: ha le pupille dilatate, smette di fare le fusa o rizza il pelo, talvolta emette un suono gutturale, inoltre può portare le orecchie all’indietro e appiattirle sulla testa, tutti segnali che indicano che il felino è pronto ad attaccare. Negli altri casi che abbiamo analizzato per cui il gatto morde o graffia, come uno stato di stress o una malattia, basta lasciare al micio il suo spazio, e soprattutto sempre una via di fuga, perché la situazione torni generalmente alla normalità, in quanto si tratta di situazioni momentanee di stress.
Sembrerà banale dirlo, ma se il gatto morde o graffia bisogna rimanere tranquilli, poiché perdere la calma urlandogli contro o inseguendolo non farà che renderlo ancora più nervoso. Bisogna invece alzarsi e allontanarsi, evitando le coccole per fargli capire che ha sbagliato, sebbene qualcuno consigli, in caso di insistente atteggiamento nel gioco, di infastidirlo toccandogli la parte superiore del naso con la punta del dito, e addirittura afferrarlo per la collottola e tenerlo bloccato per pochi secondi, il tempo che si calmi e che capisca l’atteggiamento risoluto del padrone.
Tuttavia buona parte degli educatori consigliano per insegnare al gatto a non mordere o graffiare di usare il metodo dei premi e delle punizioni, ossia ignorarlo e dirgli anche un risoluto ‘No’ con autorevolezza quando si comporta male, ed usare invece dei rinforzi positivi, come le coccole o un boccone prelibato quando invece si comporta bene. Autorevolezza da un lato, e noncuranza dall’altro, sono i metodi migliori per insegnare al gatto a non mordere e graffiare e a comportarsi in maniera corretta.
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