Come la Lazio sta cercando di risolvere il problema campo dopo lo sfogo di Sarri

La voce di Maurizio Sarri nel postpartita di Lazio-Udinese ha sollevato un polverone non indifferente sulle condizioni del terreno di gioco dell’Olimpico. La società, però, si sta già adoperando per accontentare l’allenatore ex Napoli e Chelsea: oggi si è svolto un vertice importante a Formello per definire il programma dei prossimi mesi e, tra gli altri, è stato presente anche il tecnico toscano.

Sarri
Maurizio Sarri – Nanopress.it

Le modalità possono essere discutibili, i tempi pure e probabilmente anche il carattere in sé e per sé, ma Sarri si è fatto sentire e ha puntato dritto l’obiettivo, senza possibilità che il suo allarme sfociasse nel nulla. Perché, lo sappiamo, non è un allenatore con peli sulla lingua, né che ha problemi a passare dalle dichiarazioni d’amore profondo alle critiche pubbliche, se costruttive. Il suo sfogo ha fatto il giro delle prime pagine nel pomeriggio di ieri e oggi è già partita una tabella di marcia per risolvere il problema.

La Lazio di Sarri e la domenica pomeriggio dell’amarezza

Lazio-Udinese era il match di cartello della decima giornata di Serie A, e possiamo usare l’articolo determinativo, nonostante ci fosse anche Torino-Juventus. Entrambe le squadre sono lanciatissime nelle prime posizioni in graduatoria, giocano un calcio spumeggiante e non avevano alcuna intenzione di frenare la loro corsa.

Ne è uscito uno 0-0 un po’ scialbo e ricco di problemi per i padroni di casa, dopo l’ultimo pareggio in Europa League che non ha spianato il passaggio del turno per i biancocelesti. Ma ciò che lamenta Sarri non è tanto relativo alla prestazione dei suoi o, peggio, al calciomercato che ormai è passato da un pezzo, ma le condizioni del terreno di gioco. Un campo, quello dell’Olimpico, che già aveva dato problemi nelle scorse stagioni, provate a chiedere un po’ a Nicolò Zaniolo e a tanti altri campioni di Roma, Lazio e avversarie, e che puntualmente si ripresenta inadeguato agli appuntamenti importanti di Serie A e non solo, soprattutto perché tocca giocare ogni tre giorni.

Sarri Pedro
Maurizio Sarri e Pedro Rodriguez – Nanopress.it

Ieri, probabilmente, Sarri ha raggiunto l’apice della frustrazione, soprattutto dopo che, al 29esimo minuto di gioco, Ciro Immobile ha iniziato a toccarsi la coscia e gesticolare verso la panchina, facendo capire che qualcosa proprio non andava. L’attaccante della Nazionale è capitano e re da quelle parti, mister 188 gol per gli amici, e non ha un vero e proprio sostituto in rosa. Il suo forfait non è come gli altri e probabilmente Sarri avrà subito imprecato verso un prato su cui non è facile giocare a calcio o semplicemente correre, soprattutto con un calendario così congestionato e dove si combatte per milioni di euro, traguardi sportivi e per la propria carriera.

Per questo il tecnico ex Juventus e Chelsea, dopo solo una settimana dalla brillante vittoria contro la Fiorentina e le parole d’amore per il mondo biancoceleste, ha sfogato la sua rabbia ai microfoni di DAZN, nel postpartita: “Il condizionamento del campo è enorme. Non so cosa farà Lotito, ma se il campo di gioco è questo deve prendere un altro allenatore. Qui non si può giocare, andremo altrove. Io faccio giocare le squadre con 700 passaggi a terra, non sono condizioni che sono adatte a me“.

C’è chi ha parlato di dimissioni, di tuoni, di saette e di frecciate, noi preferiamo utilizzare il termine polverone, o di scaramucce di chi le cose vuole risolverle, e che non lascia senza combattere. La Lazio, in ogni caso, ha subito risposto presente e oggi è arrivata una dimostrazione importante.

Si è tenuto a Formello un vertice per risolvere il problema campo

La quiete dopo la tempesta non sappiamo se sia già arrivata del tutto, ma intanto l’arcobaleno si inizia a intravedere e quindi programmi e risoluzioni, come in tutti i matrimoni che funzionano.

Secondo quanto riporta l’AdnKronos, oggi si è già svolto un incontro operativo a Formello per valutare le condizioni del terreno di gioco dell’Olimpico. Erano presenti Sport e Salute, che gestisce lo stadio, ma anche Sarri, Sergej Milinkovic-Savic e il direttore sportivo Igli Tare. L’intenzione era quella di cercare subito una road map per risolvere il problema dopo gli eventi di ieri. All’incontro si sono presentati i dirigenti di Sport e Salute, con a capo il direttore generale Diego Nepi. Sarri ha detto a chiare lettere: “Non andremo a giocare da nessun’altra parte. Risolviamo insieme il problema dell’Olimpico”, ammorbidendo decisamente i toni dopo lo sfogo di ieri.

La Lazio fa trapelare di aver apprezzato la disponibilità, in tempi così brevi, di Sport e Salute e già questa mattina hanno partecipato al sopralluogo anche gli agronomi del club romano e della stessa Sport e Salute. Le parti in causa hanno tracciato i programmi d’intervento che partiranno già da questa settimana e avranno eco a novembre e per tutto l’anno prossimo, in modo da rendere molto più accettabili le condizioni del campo dell’Olimpico. Importante è stata anche la presenza di Milinkovic-Savic.

Il serbo è sicuramente uno dei calciatori più rappresentativi della Lazio, ma in questo caso è stato anche estremamente utile per spiegare i problemi riscontrati dai campioni in campo, relativi il terreno di gioco. Hanno anche indicato le possibili risoluzioni per migliorare la situazione. Non solo la Lazio e Sport e Salute, ma anche la Roma lavorerà in concerto per tentare di sanare il problema. Ne va della serenità di Sarri e del suo stile di gioco, ma ancor di più del calcio nella Capitale che, in questo momento, non ha alcuna intenzione di fermarsi.

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